La Democrazia nei rapporti di coppia [Secondo Pira]
Cap.6: Gelosia
Le precedentemente esposte crisi d’affetto, possono manifestarsi in un logorante sintomo: la gelosia.
Secondo gli psicologi, la gelosia è un sentimento di ansia e incertezza dovuta al timore di perdere una persona amata quando questa preferisce altri.
Secondo me è l’ennesimo metodo per controllare e assilare la persona amata causando la perdita di essa.
A volte si arriva ad atteggiamenti estremi con pretese folli e telefonate ripetitive per controllare che queste siano state soddisfate; come rimanere al telfono per 30 minuti per farsi spiegare come hai potuto invitare una tua amica a pranzo a casa tua senza che lui sia stato prima informato (richiesta molto strana se lui non vive lì).
Freud suddivise la gelosia in 3 categorie: gelosia competitiva o normale, gelosia proiettata e gelosia delirante. Visto che è pratico e sensato, usiamo anche noi una divisione per gradi di gravità del fenomeno.
La gelosia competitiva (anche detta normale tanto è accettata dalla coppia media) è quella che si potrebbe definire simile all’attegiamento animale nel marcare il territorio. Alcuni esempi sono: mettere un braccio intorno alle spalle della compagna/o quando si incrocia qualcuno, guardare trucemente gli uomini/donne presenti nella stanza, inserire ossessivamente aggettivi possessivi quando si parla del patner, intromettersi in una discussione tra il patner e una terza persona.
L’elemento più grave in questa sezione non è la gelosia, ma l’ossesione da parte della società nel rappresentarla come una cosa positiva. Per a me ignoti motivi, questi atteggiamenti non solo non vengono comunemente considerati irritanti, ma sono addirittura auspicati nella coppia media. Alcune persone le considerano quasi dichiarazioni d’amore e arrivano persino ad offendersi o a sentirsi poco amati nel caso mancassero. Alcuni poveri cristi (i pochi esseri umani normali senza troppe insicurezze) sono stati addirittura scaricati per non aver mostrato gelosia. Già che è raro trovare qualcuno con sufficiente fiducia in se stesso e nella persona amata, è proprio necessario attentare in maniera metodica a queste qualità?
La gelosia proiettata, in sintesi, si presenta quando uno dei due ha fantasie esterne alla coppia, allora, non potendo ammetterle a se stesso e accettarle, si convince di essere egli stesso il tradito. ”E’ colpa mia se tu hai una fantasia erotica sulla nostra vicina che ha un fidanzato molto amichevole?” Quì i livelli di insicurezza e vigliaccheria raggiungono i massimi storici.
In questi casi possono giungervi quesiti che non sarete in grado di comprendere, come per esempio “ma ti sei cambiata in una stanza con una finestra?” (l’unica risposta da dare è “sì” senza alcuna spiegazione aggiuntiva). Credo che sia sintomatico di quanto il vostro patner sia uno smidollato represso.
La gelosia delirante sarebbe in teoria la più divertente, se non fosse per i risvolti estremamente estenuanti. In pratica il vostro patner si fa i film. Se le trame di questi non fossero tutte estremamente banali, sarebbe almeno utile per produrre film veri (e ho il sospetto che a volte succeda). Nell’ambito della vita di coppia, invece, questo vi costringe ad avviare un’attenta indagine, partendo dai suoi sintomi finali, per ricostruire quali viaggi mentali si è fatto. Non fatevi ingannare: possono essere molto complessi.
Mi è capitato un fidanzato che, non riuscendo a contattarmi il giorno dopo una nostra vacanza insieme ad amici, ha telefonato in lacrime ai miei genitori, nonostante sapesse che ero in una zona di montagna dove mancava il segnale. Il giorno successivo, alla mia richiesta di spiegazioni ha risposto: <>. Tutt’ora non so chi fosse questo “uno” che ci provava con me.
L’unica soluzione alla gelosia non è ignorarla, ma aggredirla. Non è solo un elemento seccante della vita di coppia, è un sintomo di desiderio di controllo e possesso, oltre che di mancanza di fiducia. Io mi sono incazzata quando il mio ex mi ha accusata di aver ceduto così facilmente a “uno” e aver spento il cellulare. Mi sono incazzata anche quando un altro mio ex si è offeso per la mia mancanza di gelosia.
In sostanza è necessario essere pronti con una serie di insulti per una eventuale crisi di gelosia. Non dovete nessuna spiegazione: avete il diritto di vivere la vostra vita e lui è tenuto a restare al suo posto, che consiste nel darvi fiducia totale. Se così non è, colpevolizzatelo sistematicamente e in maniera metodica di tutte le conseguenze che la sua insicurezza comporta nel vostro rapporto. Non siate mai conciliative e se riuscite a farlo piangere e sentire un verme, è solo per il suo bene.
Allenatevi quindi a una salubre crudeltà.
Buon lavoro!