Il Gelsomino
Il gelsomino è una pianta molto bella, sempreverde, a carattere arbustivo, con la maggior parte delle specie rampicanti, che può arrivare ad un’altezza di tre-quattro metri. Il gelsomino o Jasminum, fa parte della famiglia delle oleaceae e trova la sua origine nel medio ed estremo oriente e nell’America del sud; in Italia è presente soprattutto nelle zone centro-meridionali. E’ una pianta che si adatta a diverse temperature e terreni, ma preferisce climi temperati, sarebbe opportuno non esporla ma a temperature minori di cinque gradi sotto zero per molto tempo. Per quanto riguarda la coltivazione in casa, la temperatura ideale dovrebbe essere intorno ai dieci-quattordici gradi nella stagione invernale ed un massimo di ventidue in quella estiva.
Il gelsomino viene coltivato soprattutto a scopo decorativo ed ornamentale, ma anche per uso cosmetico: i suoi fiori permettono di produrre the e tisane molto aromatiche. Molte varietà e specie di gelsomino si utilizzato come piante rampicanti per la decorazione di muri, pergolati ecc. La pianta del gelsomino può essere coltivata sia in appartamento che all’esterno in piena terra e come fiore reciso. Ha foglie disposte in modo opposto e, a seconda della specie, possono cadere o persistere. I fiori hanno la caratteristica di essere ermafroditi, sono composti da cinque petali e possono essere di colore giallo, bianco, rosso, la base presenta una forma a tubo che si apre, salendo, verso l’esterno, in quasi tutte le specie essi hanno un profumo molto piacevole e delicato. Il frutto del gelsomino è una bacca che, quando matura, assume un colore nero.
Spesso si confonde il gelsomino con il Trachelospermum Jasminoides, detto appunto “falso gelsomino”, una pianta che resiste molto bene alle temperature fredde ma anche a quelle molto calde (se in luogo ombreggiato), anch’essa è sempreverde, molto profumata ed ha origine in Cina e Giappone. La caratteristica di questa pianta è la grande resistenza all’inquinamento, infatti viene usata soprattutto per ornare balconi e giardini in zona molto inquinate. I fiori sbocciato in primavera, hanno colore bianco, giallo oppure rosato.
Nel periodo medievale in quasi ogni chiostro di monastero era presente la pianta di gelsomino, essa aveva il significato dell’immortalità. In Spagna è simbolo di sensualità. Si dice che ogni colore del gelsomino rappresenti uno stato d’animo, ad esempio, il giallo significa felicità.
La coltivazione della pianta di gelsomino è talmente antica che ne sono state trovate alcune tracce in Egitto su una mummia di un faraone.
Si narra che, in caso di carattere timido, si potrà regalare alla propria donna amata un gelsomino notturno, quando l’amore sarà sbocciato un gelsomino rosso e dopo la prima notte d’amore uno giallo perché simbolo di felicità.
Specie
Esistono moltissime specie e varietà di Jasminum, di seguito elencheremo e spiegheremo le principali:
Jasminum Officinale: è il gelsomino più comune, rampicante, presenta fiori di colore bianco di piccole dimensioni e profumatissimi. Questa specie di gelsomino è in grado di resistere anche a temperature gelide.
Jasminum Grandiflorum: è chiamato anche gelsomino della Spagna, non perde mai le foglie, il periodo di fioritura va dalla primavera all’autunno e i fiori sono di grandi dimensioni. Si adatta in modo particolare a zona con clima mite.
Jasminum Azoricum: è conosciuto anche come gelsomino trifogliato, il suo principale impiego è a scopo decorativo di muri, pergolati ecc.
Jasminum Palyanthum: è detto anche gelsomino bianco, può arrivare ad un’altezza di sei metri ed è a portamento rampicante, fiorisce nella stagione invernale e primaverile, i fiori sono bianchi ed hanno un gradevole profumo.
Jasminum Nudiflorum: proviene dalla Cina, il periodo di fioritura è quello invernale e produce fiori di colore giallo senza profumo.
Jasminum Primulinum: anch’esso trova origine in Cina, è sempreverde, ha fiori di colore giallo molto profumati.
Jasminum Revolutum: con gialli molto profumati.
Jasminum Beesianum: possiede fiori rosa, di piccola grandezza e frutti di colore nero.
Jasminum Angulare: proviene dall’Africa del sud, è una pianta rampicante di tipo sempreverde, i fiori sono di colore bianco a forma di calice e posseggono un delicato profumo.
Jasminum Fluminense: di origine Africana tropicale occidentale, le foglie sono di colore verde chiaro, i fiori sono bianchi e di piccole dimensioni. Le foglie sono divise in tre parti.
Jasminum Humile: ha origine in Afghanistan, ha un portamento eretto e i fiori sono piccoli di colore giallo.
Jasminum Parkeri: questa specie ha origine in India occidentale, è un arbusto sempreverde, il periodo di fioritura è nel mese di giugno e i fiori sono di piccole dimensioni, di colore giallo e con un profumo intenso.
Jasminum Polyanthum, originario della Cina occidentale, rampicante sempreverde, fiori bianco-rosati, profumati in primavera-estate.
Jasminum Rex: specie originaria della Thailandia, ha fiori non profumati di colore bianco di grandi dimensioni e abbondanti petali, la fioritura è invernale.
Jasminum Tortuosum: questa specie è tipica dell’Africa del sud, ha fiori di colore bianco con un profumo agrumato, sempreverde.
Altre specie sono: Jasminum Sambac, Jasminum Azoricum e Jasminum X Stephanense.
Proprietà
Come detto in precedenza, con i fiori del gelsomino si possono preparare ottimi the e tisane molto profumate, ma anche confetture molto aromatiche. Messo nell’acqua usata per fare il bagno, può avere effetto calmante. In aromaterapia il gelsomino è usato come inibitore del dolore e fautore di uno stato di serenità e benessere. Utile per le donne, il gelsomino è utilizzato anche per rendere più semplice il parto. Il gelsomino giallo è ottimo contro l’influenza, il raffreddore e il mal di testa.
Terreno e Tecniche Colturali
Il gelsomino ama essere coltivato in luoghi soleggiati, freschi, necessitano di un terreno a medio impasto, sciolto e ricco di sostanza organica. Per le piante coltivate in vaso è necessario procedere al rinvaso in un terriccio universale nel periodo primaverile o fine estivo a seconda della varietà, una volta all’anno. Il miglior terriccio per il gelsomino dovrebbe essere composto da torba e sabbia, quest’ultima per avere un ottimo drenaggio dell’acqua d’irrigazione perché, come moltissime altre piante già descritte, anche il gelsomino non ama i ristagni idrici. Questa pianta ha uno sviluppo veloce ed, essendo per la maggior parte delle specie a carattere rampicante, abbisogna di supporti per una crescita ottimale. Da evitare sempre è l’esposizione a sole diretto, il gelsomino può danneggiarsi. Per la coltivazione in vaso, nella stagione invernale, dovremmo proteggere il gelsomino.
Moltiplicazione
La moltiplicazione del gelsomino avviene, in genere, per talea. Le talee dovranno avere una lunghezza di dieci-quindici centimetri e andranno prelevate dalla pianta madre in periodi diversi a seconda di quello della fioritura: se fioriscono in primavera si prelevano in autunno, se fioriscono in inverno si preleveranno nella stagione primaverile. Tagliate le talee facendo sempre attenzione ad usare un coltello affilato e pulito. Come spiegato più volte, a questo punto andranno tolte le foglie nella parte più bassa e si metteranno le nostre talee in una soluzione che favorisca lo sviluppo delle radici; ora, in un terriccio ricco di sostanza organica con della sabbia, si pongono le talee, si copre il contenitore con le talee con della plastica e lo si sistema in una zona ombreggiata ad una temperatura di circa 18-21°C. Ricordatevi di mantenere sempre il terriccio alla giusta umidità e, se necessiterà di essere bagnato, farlo con acqua non calcarea. Alla comparsa dei nuovi germogli, togliere la plastica e porre il contenitore in posizione con maggior luce ma sempre con temperatura di circa 18-21°C. Quando le piantine saranno abbastanza cresciute, trapiantarle in un vaso più grande.
Concimazione ed Irrigazione
La pianta del gelsomino va concimata in un periodo che va dalla primavera alla fine dell’estate; somministrare del concime liquido sciolto nell’acqua d’irrigazione ogni quindici giorni, al di fuori di questo periodo sospendere questa operazione. Il concime ideale dovrebbe contenere tutti gli elementi necessari per un ottimo sviluppo: azoto, fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno.
Il gelsomino va tenuto umido soprattutto nel periodo estivo e quando si effettua il trapianto, facendo attenzione però a non provocare ristagni idrici con un apporto esagerato di acqua.
Potatura
Essendo una pianta rampicante, il gelsomino va potato soprattutto per donargli una forma maggiormente ordinata e contenuta. Si tagliano i germogli che conferiscono alla pianta una forma poco armoniosa e si eliminano anche quelli secchi o deboli. I rami che si presentano esili e poco sani vanno tagliati alla base. Dopo l’operazione di rinvaso, il gelsomino va leggermente potato per favorirne una crescita ben ordinata.
Malattie e Parassiti
Il gelsomino può essere soggetto ad alcune malattie e soprattutto essere vittima degli attacchi di parassiti, come per altre piante, di seguito vi illustreremo i principali e più ricorrenti nemici che possono danneggiare la nostra pianta e gli eventuali rimedi o accorgimenti:
Ad esempio, se notate che le foglie della pianta appassiscono e diventano secche, questo potrebbe essere un sintomo causato da un nostro errore, cioè un eccessivo o un carente apporto di acqua durante l’innaffiatura. Dobbiamo cercare di mantenere sempre un terreno umido ma nello stesso tempo stare attenti a non provocare ristagni idrici che sarebbero molto dannosi per la salute della pianta.
Gli afidi, quei fastidiosi pidocchietti, colpiscono anche la pianta del gelsomino, hanno un colore bianco-giallastro; nel caso di infestazione da questo parassita, procedere con la somministrazione di antiparassitari.
Se il terreno in cui è coltivata la nostra pianta fosse troppo umido, si potrebbe andare incontro anche ad un manifestarsi di muffa grigia, questo fenomeno è provocato da un fungo.
Un altro parassita che attacca questa pianta è la cocciniglia.
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