Gene Pompa, il pittore degli alberi: biografia e galleria

Creato il 16 novembre 2013 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

Introduzione (breve). Una decina di giorni fa pubblicai qualche pensiero sotto il titolo di “Quercia Solitaria” e ci misi a corredo un bel quadro del maestro Gene Pompa, il pittore degli alberi. Non troppo tempo dopo ho ricevuto una cortese email del maestro, con un dono, un invito alla presentazione dell’ultimo testo dedicato al suo lavoro  e i ringraziamenti. Ringraziando di mio, ho chiesto il permesso di pubblicare altri suoi quadri su Rosebud per dare ulteriore visibilità a quest’arte straordinaria; un’arte che a mio avviso riveste la natura di tutti i colori che avrebbero potuto essere e le riconsegna umori datati, da terra edenica creata al solo scopo di poterla ammirare.  La breve galleria virtuale che segue è dunque il risultato di questo particolare viaggio di conoscenza.

Rina Brundu

——————–

GENE POMPA, BIOGRAFIA

di Gene Pompa

Presentarsi, soprattutto per un pittore, è molto facile, basta mostrare le proprie opere e si è già a buon punto, ma parlare della propria vita inizia ad essere un po’ più complicato.
Il mio nome completo è Generoso Pompa ma, sin da bambino, mi hanno chiamato con il diminutivo di “Gene” con il quale firmo oggi le mie opere.
Mi dicono, che sono nato l’11 marzo del 1952 ad Alessandria d’Egitto dove ho vissuto un’infanzia splendida ed irripetibile (almeno per me).
In Egitto, essendo nato da genitori italiani, mi chiamavano “l’italiano”, mentre in Italia, essendo nato all estero, mi chiamano “l’egiziano”, perciò fate voi.
Come già detto, ho avuto una serena infanzia vivendo in una famiglia che amava l’arte; mio nonno, Generoso Pompa, e mia nonna, Angela Comi, erano cantanti d’opera alla scala di Milano; mio padre Vittorio e mia madre Anna Parisi abbracciavano l’arte spaziando dal teatro alla musica, dalla poesia alla pittura.
Nel 1962 i miei genitori, per l’avvenire di noi tre figli, (Alfredo il primogenito che fa il cantante-attore, Angela ed io), fecero il grande passo decidendo di lasciare l’allora paradiso d’Alessandria e di trasferirsi in Australia facendo una piccola tappa in Italia, a Roma, dove ci vivo ormai da più di quarant’anni.
Da ragazzo ho iniziato a dipingere come tanti copiando le opere dei grandi Maestri del passato, soprattutto del pittore della “Roma Sparita”, Ettore Roesler Franz, che la Galleria Esedra di Roma mi commissionava.
Negli anni ’70, con la morte di mio padre, ho avuto una lunga pausa pittorica, dopo aver venduto, per necessità, una mia opera alla quale ero affezionatissimo; mi sono, quindi, allontanato dal mondo dell’arte, per ritornarci poi negli anni ‘80 con rinnovato entusiasmo.
Dagli anni ‘90, alterno opere surreali ad opere puramente paesaggistiche realizzate con una mia tecnica particolare, a rilievo, che utilizza il pennello e la spatola.
Confesso che sin dalle prime volte che esposi la mia nuova tecnica, incontrai immediatamente una felice e meravigliata accoglienza da parte del pubblico e, successivamente, da parte della critica che mi ha incoraggiato a proseguire la ricerca e ad affinare la mia tecnica la quale, con il tempo, mi ha portato anche ad ottenere numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Dal 1998 ho aperto il mio studio- galleria d’arte a Roma, in via Bellinzona, 12 nel quartiere Trieste dove ricevo gli amici ed i visitatori che possono vedermi all’opera.

——————–

GENE POMPA, GALLERIA

Titolo delle opere, dall’alto in basso:

- Lavanda in Provenza (sopra)

- Autunno

- Scena di campo

- Lavandar

- Primavera

- Ulivi e papaveri

- La quercia

- Il guardiano del ponte

- L’acacia

- Ulivo in primavera

- Riflessi sul lago

- Piovisità autunnale

- Ulivi e papaveri

- Soli e accompagnati

Tagged as: alberi, Cultura, digital journalism, gene pompa, Giornalismo online, opinioni online, pittura, Rina Brundu, Rosebud - Giornalismo online

Categorised in: 1, Cultura, Tutti gli articoli


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :