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“Generazione A” – Douglas Coupland

Creato il 27 gennaio 2012 da Temperamente

“Generazione A” – Douglas Coupland

Generazione A, quella salvifica. Inutile negarlo né temere di svelare qualcosa, lo capirete sin dall’inizio che questi cinque sfigati punti dalle ultime cinque api viventi sulla terra sono la salvezza. Douglas Coupland ci porta in un lontano – ma neanche troppo – futuro, in cui tante cose belle quanto scontate di oggi, come ad esempio le mele o le api, sono completamente scomparse. Al loro posto un nuovo superfarmaco, il Solon, verrà a distrarvi da ogni problema circa il futuro e vi toglierà anche la voglia e la necessità di circondarvi di persone care. Perciò, perché preoccuparsi?

Douglas Coupland nel 1991 “spaccò” (per usare un’espressione così in voga tra i “giovani”) il mondo culturale con Generazione X, libro divenuto immediatamente e meritatamente cult, forgiando anche la fortunata definizione. La generazione X sarebbe quella dopo la caduta del muro, dopo Reagan, dopo i babyboomers. La generazione di MTV, dei centri commerciali, della sogno americano realizzato e globalizzato. Una generazione allo sbaraglio, con dentro il vuoto di senso per una vita in cui tutto sembra semplice e comfortevole, ma ha lo stesso sapore di plastica di un panino da McDonald e l’eleganza di una casa Ikea (entrambi marchi costantementi messi alla berlina dal sarcasmo di Coupland). Al culmine del loro “esaurimento dei vent’anni”, Dag, Claire e Andy, i prototipi X, passano le giornate tra barcamenandosi tra “McJob” e le interessanti storie della buonanotte che inventano e si raccontano per sollazzarsi. Il libro è giustamente famoso, fosse altro che per massime con cui iniziano i capitoli (roba come Il sole è tuo nemico, o Mollate il lavoro o Bombe H anche sulla Nuova Zelanda) e il sugoso glossario ai bordi della narrazione, che spiega espressioni e concetti quali “Pauperocondria” o “Minimalismo da caffé” o “Oz-mosi” o “Stampellismo”.

Sulla copertina di Generazione A c’è scritto «il seguito ideale di Generazione X». Sicura scelta di marketing, questa frase è vera solo in parte. Ritroviamo, rinverdito, l’effervescente humour anticonformista Couplandiano, condito dalle battute naif dei personaggi. Un’idea che in Generazione X faceva da sfondo erano le storie raccontate dai protagonisti: nel suo “seguito ideale”, essa viene ripresa e lautamente approfondita, dato che, da circa metà del libro, i cinque punti (dalle api) neo-vip si siedono attorno al fuoco a raccontarsi fole. Situazione che fa molto Decameron, opportunamente ricordato dagli stessi raccontatori, e che porta a sviscerare un tema caro a Coupland: perché gli uomini si raccontano storie, quanto è importante inventare e non lasciare atrofizzare il cervello, quanto è bello e necessario per l’uomo che la sua vita diventa una storia. Il pensiero critico dell’autore vien fuori dalle estreme conseguenze di questa storia: più si va avanti, più i metri quadri a disposizione della terra diminuiscono contrariamente di quelli dell’ultimo Wal-Mart, più vengono sprecate le risorse verdi e alteriamo gli ecosistemi naturali, più la vita assomiglia a dei cartoni animati uguali in ogni parte del mondo, meno riusciamo a inventare, raccontare, diventare delle storie. L’identità, la specialità di ogni individuo viene perduta a favore della massificazione e dell’appiattimento culturale, rendendoci incapaci di dare significato alla vita.

In questo, le due generazioni si assomigliano, mettono in discussione il nostro attuale modo di vivere, i valori su cui si basa la nostra società, e guardano al futuro con una certa apprensione. E leggendolo si è presi da una doppia sensazione: da un lato, l’eccitazione per aver letto la propria vita e i propri comportamenti tra le righe; dall’altro, la tristezza dovuta al fatto non vi è più specialità, che il mondo sta morendo, che tu stai già morendo.

Ogni volta che ad una movimento gli si trova un nome, significa che è già morto, diceva qualcuno. Io aggiungo che ho sentito di appartenere a questo libro (generazione) ancor prima di leggerlo.

Azzurra Scattarella

Douglas Coupland, Generazione X, Mondadori, 1999, € 10.50
Douglas Coupland, Generazione A, Isbn Edizioni, 2011, € 15.00


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