In macchina la musica la sceglie lei, di solito prima di uscire passa in rassegna i cd e ne porta qualcuno in auto, così mentre si viaggia riascoltiamo De Andrè, De Gregori, Simon & Garfunkel, Mike Oldfield e questa è la musica di noi adulti. Poi ascoltiamo i Modena, la Bandabardò, Madonna, Kurt Cobain e perfino Robbie Williams che fu la colonna sonora di un viaggio a Roma, complice il brano Feel che si sentiva ovunque. Mentre ascoltavo, proprio ieri, mi è venuto da riflettere che i nostri gusti musicali si sono miscelati, noi le abbiamo fatto conoscere i cantautori, o i Pink Floyd, gli Uriah Heep, giusto per elencare i primi che mi vengono in mente, lei ha portato in casa la musica che conosceva e imparava ad apprezzare fuori di casa ed è diventata anche la nostra, perchè a noi piace la sua musica. E' anche la musica dei pomeriggi a casa a studiare, il sottofondo musicale di tanti conflitti che il tempo paziente ha risolto, avvicinandoci più come persone con idee diverse, che come generazioni. Ed è così che, a un certo momento ho notato che i cd, tutti i cd presenti in casa, hanno conquistato un'unica posizione: i suoi e i nostri insieme. E a me questo è sembrato abbia concretizzato il processo che si è consumato, l'accorciamento delle distanze genitori/figli e il raggiungimento di una sorta di unico piano. Processo che non ha portato ad avere idee collimanti, a confrontarle semmai su un piano nuovo, perché ci sono posizioni che non si congiungono e non lo faranno mai, si spera. O non lo so, forse siamo stati noi interessati ad imparare, curiosi come eravamo e come siamo di quello che accade intorno a noi, in attesa della maturità delle nuove generazioni, custodi involontari di una parte di futuro. Ho anche pensato che questo non è accaduto alla mia generazione, o almeno a me, tra me e i miei genitori è restata una distanza incolmabile sui gusti, tutt'al più ho rivalutato alcune cose, ma non sono mai entrate a far parte del repertorio delle cose che amo. E' anche vero che dall'adolescenza in poi, poco anche prima a dire il vero, non ho condiviso con i miei genitori viaggi o interessi, e neppure le mie confidenze, eccetto forse la passione per il cibo buono. Per il resto la distanza è restata tale. E voi che distanze avete conservato?
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