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Genius loci

Creato il 05 novembre 2012 da Amaranthinemess @AmaranthineMess
Genius loci Mi capita ormai da qualche mese di passare in vari posti della mia città e di ripensare a cose passate.
Forse dipende dal fatto che ho da poco chiuso un lungo capitolo della mia vita o forse dipende dal fatto che molte delle cose che ho lasciato indietro mi mancano e probabilmente mi mancheranno per sempre.
Chissà se succede anche agli altri.
Passare in un luogo e pensare qui ho incontrato quella persona, qui ho comprato quel vestito quel giorno che è successa la tal cosa.
E' un po' doloroso legare i luoghi agli eventi, perchè ci condanna a rivivere le nostre vite per sempre.
E' come avere un album dei ricordi fisico e a misura di città che si può ripercorrere quando si vuole - e anche quando non si vuole.
Camminando per Palermo io rivedrò per sempre pezzi di storie, volti, parole.
L'ultima volta che sono passata di qua avevo un cellulare da trecento euro in mano, mi sono fermata un attimo per scrivere un post sul blog, poi abbiamo ricominciato a camminare. E' lo stesso luogo in cui, qualche giorno dopo, mi sono ritrovata con qualcun altro. Avevo una bottiglia di vodka in mano ed era mattina presto.
In questa stessa piazza, dieci anni fa, stavo seduta su una panchina con un ragazzo che non mi piaceva e che era innamorato di me e solo qualche giorno prima, invece, avevo passato un pomeriggio meraviglioso con un altro ragazzo che in quel momento, forse, era la persona giusta.
E' la stessa piazza dalla quale è partita la prima manifestazione alla quale ho partecipato, avevo quattordici anni e ancora non mi era successo praticamente nulla.
In questa stessa piazza, quell'anno, ho mangiato il mio primo zucchero filato poi, qualche anno dopo, ho riso tantissimo, ho passato infiniti pomeriggi, ho fumato una pipa.
E' lo stesso posto in cui sono stata triste, spesso. Solo qualche passo più in là ho passato un pomeriggio da sola, seduta su un gradino a scrivere su un quaderno della storia più deleteria della mia vita.
Sempre lì ho passato il mio S. Valentino dei piccioni insieme a due delle persone che più mi hanno voluto bene nella mia vita. Lì ho mangiato della cioccolata seduta per terra, lasciato la mia firma sul marciapiede, ho fatto tante foto con gente che ormai non vedo più da anni.
E sono sempre passata da lì. Sembra ci sia stata tutti i giorni della mia vita. Sembra che per tutte le cose belle o brutte della mia vita io abbia un'immagine che mi lega a quella piazza.
Solo qualche mese fa vicinissimo a quella piazza è successa la cosa più bella della mia vita. Sempre a pochi passi da lì è iniziato il Natale, quest'anno, quando mi hai regalato quel libro.
A quella fermata ho aspettato tantissimi autobus, ricordo un pomeriggio, era autunno, era già buio, forse c'era una pioggia leggera ed io avevo appena comprato il poster più bello che ho ancora oggi in camera.
Su quelle panchine una volta ho giocato a carte, una volta ho ballato, poi sono stata seduta lì a parlare con le persone più importanti della mia vita - quelle che lo sono ancora, quelle che non lo sono più.
Su quelle panchine una volta ho fatto un pic-nic improvvisato.
Tantissime volte mi sono seduta su quelle stesse panchine leggendo un libro appena acquistato, un pomeriggio con Lidia, ero lì, lei mi aveva appena regalato un libro dalla copertina dorata.
Oggi è una giornata un po' così.
Ripenso a tante cose e penso ad altrettante cose nuove.
Fa un po' troppo male essere odiati per aver fatto la felicità di qualcuno.

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