Gennaro De Tommaso, noto a tutti come Genny ‘a carogna, il famigerato uomo simbolo di quel 3 Maggio 2014, giorno in cui si giocò la Finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli.
Quella che doveva essere una sera di festa, di rivalità sportiva in campo, fatta di gioco, di passione, di gol, si trasformo in un terrificante scenario di guerra, dove l’unica cosa che vinse fu l’odio. Fu quella stessa sera che Ciro Esposito, il tifoso napoletano accorso nella capitale per seguire gli azzurri, fu centrato amaramente da colpi che dopo circa 50 giorni lo indussero alla morte, e pure ancora oggi a fare eco, non è il nome di un ragazzo che ha perso la vita, e neanche quello di chi gli ha sparato, oggi a distanza di mesi si parla ancora di Genny ‘a carogna.
Gennaro De Tommaso, accusato di istigazione alla violenza a causa della maglia che indossava, e di resistenza a pubblico ufficiale, dopo quasi sei mesi di arresti domiciliari, torna libero.
L’avvocato penalista, Giovanna Castellano, dopo aver presentato un’istanza la scorsa settimana è riuscita ad ottenere la libertà di Genny ‘a carogna, facendogli revocare gli arresti domiciliari.
Per Genny ‘a carogna è probabile che sia previsto solo l’obbligo di firma, ma intanto l’uomo che per quasi sei mesi è rimasto chiuso in casa, può godere della notizia di essere libero.