Tre uomini sono stati arrestati in flagranza di reato nel porto di Genova Sestri. Sono stati recuperati 165 pacchetti da un chilo.
In manette sono finiti: Nicola Spigoni, 39 anni pregiudicato considerato il boss della banda , Manuel Contena, 36 anni, di Ciampino, piccolo imprenditore della nautica, incensurato e Emanuele Macchi di Cellere, 56 anni dei Parioli ma residente ad Ostia.
Proprio su quest’ultimo nome l’interesse degli inquirenti è stato maggiore. Macchi di Cellere, l’apripista della banda, è un personaggio noto negli ambienti dell’estrema destra da anni.
Dopo una militanza giovanile nel Fronte della Gioventù fu tra i protagonista nel Movimento Rivoluzionario Popolare. A suo tempo è stato condannato a 16 anni di reclusione per una serie di reati che vanno dall'associazione sovversiva, alla costituzione di banda armata, alla fabbricazione di materiale esplosivo per attentati.
Negli ambienti dell’estremismo è stata sempre considerato “l’angelo custode” di Pierluigi Concutelli, l'esponente di Ordine Nuovo condannato per l'omicidio nel 1976 del pubblico ministero romano Vittorio Occorsio.
L'uomo fu considerato in quegli anni uno dei leader degli 'irriducibilì” del cosiddetto “spontaneismo armato” che privilegiava l'azione sulla teoria, in nome di non meglio definiti ideali anarchici.
Il carico stupefacente era arrivato all’interno di un container che trasportava vini pregiati.
Il valore è stato stimato in otto milioni di euro.
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