C'è chi gareggia per un obiettivo, chi per battere un avversario, chi per un piatto di pasta e chi per divertirsi.
Poi c'è chi fa triathlon perché è un'esperienza extracorporea.
La gara non è il fine, che deve essere il benessere psicofisico (salvo poi trovarlo comunque schierato con tanto di pettorale).
Di solito è prodigo nell'elargire massime della Sfinge di Mistery Men.
Ma agli occhi dei suoi seguaci sarà sempre l.'Esempio da seguire e da cui attingere consigli vitali.
Il triathlon è solo un 'episodio di passaggio.
Non si nuota, pedala o corre.
Si entra in sintonia con gli elementi, con l'acqua, l'aria e la terra.
Il fatto che poi c'è da farsi un gran bucio di culo, tuttavia, non viene mai menzionato...