Continua la nostra mappatura dei gruppi di vandali che passano la loro esistenza a demolire quello che la nostra società, con tanta fatica (e con i soldi delle vostre tasse e delle vostre imposte) costruisce. Ragazzi poco più che adolescenti che hanno l'obbiettivo di devastare muri, palazzi pubblici, scuole, università, treni e altri mezzi di trasporto pubblico. Tutto fuorché le macchine. Quelle non le toccano: devastano vetrine e pensiline dell'Atac ma un finestrino di un'auto non lo dipingeranno mai. Da veri vigliacchi se la prendono solo contro chi non può e non sa difendersi. Il risultato è che non ci può essere nulla a Roma di nuovo, di pulito, di rispettato: ogni manufatto, ogni novità, ogni superficie che sia il muro di un asilo nido o un cassonetto dell'immondizia, dura poche ore e poi viene trasformato in lavagna dove liberamente si può esercitare la sublime arte di questi nuovi Picasso.
Si fanno le foto con i volti coperti e le mettono su Facebook insieme a quelle con le magliette della loro crew. I più attivi sono un certo Gigi Maes (https://www.facebook.com/gigi.maes) e uno che si fa chiamare Vincenzo la Haine (https://www.facebook.com/vinzent.gdp) che dice di lavorare a l'Old Wild West di Ostia Lido.
Poi fanno parte di questa crew Gianluca Olivianni (https://www.facebook.com/roberto.olliviani), Alex Chimie (https://www.facebook.com/alex.chimie) e Fack Olta Tivo (https://www.facebook.com/francesco.k.tda).Per rendersi conto della quantità di danni economici che crea questo prestigioso raggruppamento basta farsi un giro in questa gallery: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.324646974253239.87553.240549225996348&type=3. Si tratta, anche in questo caso, di decine e decine di milioni di euro di danni.
Tutte le foto pubblicate in questo post sono in modalità pubblica su Facebook ergo nessun abuso da parte nostra (qualsiasi errore siamo disposti a correggerlo): questi signori compiono fior di reati e creano fior di danni a tutti noi e se ne vantano, pubblicamente, su Facebook. Sanno che lo possono fare perché nessuno, almeno a Roma, pensa a torcere loro un capello. A Milano, con le stesse modalità che utilizza questo blog (attenta ricerca su Facebook delle connessioni e delle relazioni tra bande e tra persone) hanno acciuffato più di un vandalo, obbligandolo a ripagare i milioni e milioni di euro di danni che ha provocato. Per fermare questi conigli sarebbe sufficiente acchiapparne uno, processarlo, condannarlo e farlo pa-ga-re. In poche parole i genitori di questi ragazzi dovrebbero passare i prossimi 30 anni a lavorare esclusivamente per i danni provocati dal loro giovine figliuolo. A quel punto, come per magia, tutti gli amichetti di quel giovine la faranno finita.
Noi, nel nostro piccolo, qualcosa a livello legale e ufficiale lo stiamo facendo. E auguriamoci che finalmente qualcosa si muova.