Magazine Diario personale

GEOINGEGNERIA, O MEGLIO, INGEGNERIA CLIMATICA - di Simone Ianni

Da Gioacchino_savarese_1995
Partiamo con il dire che il termine Geoingegneria per riferirsi alle operazioni atte a modificare il clima è errato poiché la branca dell'ingegneria che si occupa di modificare localmente il clima è detta ingegneria climatica.
Ebbene sì, il clima si può modificare localmente tramite controllo delle piogge (cloud seeding). D'altro canto si potrebbe controllare l'andamento del clima globale ma in modo molto più limitato (incrementi o diminuzioni di temperatura); le modalità sono diverse e
la più ecologica è senz'altro quella di ridurre le emissioni, ma c'è anche la possibilità di ridurre l'albedo terrestre, seminare i fondali oceanici di ferro in modo da favorire lo
sviluppo di alghe, intrappolare e stoccare la Co2 sotto terra e utilizzare aerosol
stratosferici per far "rimbalzare" le radiazioni solari.
Controllare le precipitazioni su scala locale è un vantaggio non da poco in molti campi:
- i militari possono favorire operazioni alleate e sfavorire quelle nemiche;
- i contadini possono evitare grandinate o periodi di secca che potrebbero rovinare il raccolto;
- durante manifestazioni importanti si potrebbe far non piovere;
- si potrebbero concentrare le piogge in altre zone in caso di rischio alluvione.
Ma quali sono i rischi del cloud seeding? A quanto pare non ce ne sono. Ciò che viene rilasciato nelle nubi, è una sostanza a base di iodio e argento (ioduro d'argento) che è un disinfettante utilizzato in ospedale e quindi non dannoso per l'uomo.
POSSIAMO IDENTIFICARE NELLE SCIE LUNGHE E PERSISTENTI OPERAZIONI DI CLOUD SEEDING?
No, per due motivi:
- In Italia il cloud seeding è una pratica non utilizzata;
- Per il cloud seeding si utilizzano aerei appositamente modificati e solitamente non più grandi dei piccoli aerei da turismo che vediamo girovagare nei nostri aeroporti.
LE OPERAZIONI DI AEROSOL STRATOSFERICI INVECE?
Qui il discorso si fa molto più ampio, dobbiamo considerare i materiali che verrebbero rilasciati, chi li rilascia, la fattibilità fisica, chimica, economica e la presenza dei mezzi per
mettere in atto una simile operazione.
Secondo i sostenitori della teoria, gli aerei "chimici" rilasciano sali di bario e alluminio, in particolare ossido di bario e alluminio.
I sali generalmente hanno una temperatura di fusione piuttosto alta, nel caso dell'ossido
di bario, ad esempio, essa si aggira attorno ai 1900°C. Cosa vuol dire questo? Che una scia composta da ossido di bario, sarebbe visibile già all'uscita del motore o comunque
dall'ugello che le rilascerebbe mentre le scie che vediamo ogni giorno, si formano alcuni metri dietro il velivolo. Inoltre una scia composta da ossido di bario o alluminio non
potrebbe espandersi, anzi, con le basse temperature tenderebbe a contrarsi (dilatazione termica) e, l'unico composto in grado di espandersi in modo evidente conosciuto
dall'uomo è l'acqua. Qui arriviamo alla prima contraddizione della teoria.
Come fanno delle scie di bario e alluminio a formarsi dopo diversi metri e ad espandersi senza disperdersi? Boh...
Chi rilascia queste sostanze? E qui c'è un altro problema per i complottisti...prima si è ipotizzato fosse colpa dei tanker militari (ecco perché TankerEnemy) ma i gruppi di sostenitori della teoria si sono dovuti ricredere quando hanno scoperto che il 95% dei voli che passavano sopra le loro testoline era civile. E qui sorge di nuovo il problema di cui
sopra...possibile che se le scie chimiche provengono dalle ali o dai motori (come tutti possiamo vedere) nessuno veda nulla sugli aerei? Qualche scia bianca dovrebbe uscire
dalle immediate vicinanze del motore ma nulla.
E' fattibile una operazione simile? Assolutamente sì in quanto a tecnologie, ma gli aerei
civili non sono attrezzati per effettuare simili operazioni (spesso si vedono foto di scie che provengono dalla punta delle ali, ma quelli sono rari casi di scarico carburante) e quindi il 95% degli aerei diventa magicamente inutilizzabile. Il restante 5%? in realtà aerei in grado
di caricare materiale e rilasciarlo liberamente nella stratosfera sono ancora meno del 5% e non riuscirebbero nemmeno a pieno regime a portare a termine un lavoro simile, inoltre,
le scie persistenti vengono rilasciate anche dagli aerei civili. Ma come è possibile che aerei civili rilascino scie persistenti se non sono attrezzati per irrorare con bario e alluminio?
Semplicissimo. Le condizioni climatiche in alta stratosfera, fanno sì che le scie possano persistere o meno o addirittura nemmeno formarsi. Da qui si spiega anche il perché le scie sono visibili solo in alcuni giorni.
Per concludere vorrei fare un elenco di alcune delle prove che dimostrano l'inesistenza
delle scie chimiche:
- le scie non si formano vicino ai motori ma lontane (fossero di bario succederebbe l'opposto);
- non esiste una flotta aerea attrezzata abbastanza grande da sostenere un impegno simile;
- gli aerei civili non hanno modo di rilasciare sostanze ma rilasciano comunque scie;
- le scie persistenti sono prevedibili utilizzando semplici parametri atmosferici;
- le scie persistenti si espandono, se fossero fatte di bario non potrebbero farlo;
- le scie persistenti esistono e si conoscono dal 1950 (sviluppo dei motori turbogetto);
- ci sarebbero troppe persone coinvolte e sarebbe impossibile mantenere il segreto;
- gli ossidi di bario e alluminio sono dannosi per le persone e porterebbero ad un vero e proprio sterminio in breve tempo (le scie esistono da 20 anni ndr.)
- esistono esperimenti che dimostrano che i motori moderni rilasciano più facilmente scie
di condensa (al contrario di quanto qualcuno asserisce);
Purtroppo l'argomento è troppo ampio per poter essere trattato in un solo paragrafo e si dovrebbe parlare di persona ed effettuare esperimenti e test con una base scientifica di persona per capire meglio la fisica delle scie di condensazione ma, in assenza di
alternative, offro qualche spunto per iniziare una ricerca.
Grazie per l'attenzione.

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