Il candidato chiude la seconda trilogia delle Wild Cards. Come già era avvenuto per L’assalto, che chiudeva la prima trilogia, questo volume non è una raccolta di racconti ma un romanzo collettivo, il che significa che il lavoro di supervisione compiuto da George R.R. Martin per coordinare tutti gli scrittori e tutte le trame deve essere stato enorme.
Nell’ultima pagina, intitolata “titoli di coda”, Martin indica i nomi degli altri autori e i personaggi a cui hanno lavorato: Walter Jon Williams (Jack Braun detto Golden Boy), Stephen Leigh (senatore Gregg Hartmann), Victor Milán (Mackie Messner, Sara Morgenstern), Walton Simons (James Spector detto Trapasso), Melinda M. Snodgrass (per il dottor Tachyon e il co-protagonista Blaise Andrieux), lui stesso (per i co-protagonisti Jay Ackroyd detto Damerino e Hiram Worchester), Arthur Byron Cover (per il co-protagonista Reverendo Leo Barnett) e John J. Miller (per il co-protagonista Billy Ray detto Carnifex). Ci sono altri personaggi, alcuni che qui sono semplici comparse in altre storie erano stati protagonisti e un protagonista del passato viene trovato morto praticamente ancora prima che cominci la storia. Martin, e gli scrittori che lavorano con lui, non fa sconti a nessuno e il libro è disseminato di cadaveri, ma non manca neppure chi perde qualche pezzo.
Per dirla tutta ogni tanto trovo queste storie un po’ troppo sanguinolente per i miei gusti, e sento la mancanza di Robert Jordan e della sua consapevolezza che non c’è bisogno di ammazzare una figura importante a ogni libro per mantenere alta la suspance. Soprattutto, in qualche caso vorrei meno dettagli. Spector per esempio non mi piace, io ho ancora l’animo ingenuo e romantico che vuole che i buoni vincano e i cattivi ricevano la giusta punizione, e Spector si è dimostrato troppo privo di scrupoli in numerose occasioni, anche quando non c’era davvero bisogno di uccidere, perché a me possa stare simpatico. L’abilità degli scrittori comunque è tale che anche se non lo sopportavo, e se lo volevo vedere morto, in qualche momento ho provato empatia per lui. Peggio va con Mackie Messner, un vero psicopatico. Ma sa che lui è l’antenato del bastardo di Bolton, anche se il bastardo non ha la possibilità di agire in modo tanto diretto e devastante. Ecco, Messner lo volevo morto con un’intensità molto maggiore rispetto a quella con cui volevo morto Spector, e ogni volta che leggevo di lui mi si rivoltava lo stomaco. Se è per quello pure Hartmann a volte mi fa rivoltare lo stomaco, e un personaggio altamente disgustoso dei due precedenti volumi, La missione e Nei bassifondi, qui non compare neppure.
Allora perché ho letto questo libro? Perché è scritto bene, perché le trame si incastrano alla perfezione e perché i personaggi sono credibili. Se Messner mi preoccupava non era solo per il suo essere uno psicopatico forse invincibile, e perché in sua presenza c’era sempre una gran quantità di sangue che schizzava da tutte le parti, ma anche perché temevo per la sua vittima designata.
Martin e soci hanno avuto ragione nel fare le loro scelte. Il virus wild cards ha colpito indiscriminatamente, creando una manciata di Assi e una quantità enorme di jocker, indipendentemente dai principi morali dei vari personaggi, e con risultati incredibilmente diversi per ciascuno di loro. Questo consente alle storie di avere dinamiche sempre nuove, di far interagire i personaggi in modi sorprendenti, di mantenere le trame sempre fresche e originali. E l’ambientazione contemporanea – Il candidato si svolge nel luglio del 1988, mentre il libro è stato pubblicato nel 1989 – consente di dare una notevole solidità alla storia. Ci sono personaggi reali, anche se sono solo comparse, c’è un mondo che abbiamo vissuto o di cui abbiamo letto, e c’è la possibilità, al di là della finzione, di capire un po’ meglio quel che sono in grado di fare gli esseri umani.
La storia, per ora, termina qui, ma i problemi non sono certo finiti. Nella vita vera non finiscono mai, cambiano solamente, e se per qualche personaggio il viaggio è finito per altri ci sono nuove sfide che arriveranno in libreria fra qualche mese. I loro titoli saranno La mano del morto, Il fante con un occhio solo e Intrigo a Jockertown.