Le elezioni parlamentari che si sono svolte ieri nell’autoproclamata Repubblica dell’Ossezia del sud non sono state riconosciute come valide né dall’Unione Europea, che tramite il suo rappresentante per la Politica Estera e la Difesa, Catherine Ashton, ha oggi fatto sapere di non tenere in nessuna considerazione il risultato delle consultazioni, né dalla Nato, il cui Segretario Generale, Anders Fogh Rasmussen, si è invece espresso, a nome dell’Alleanza Atlantica, in favore dell’integrità territoriale della Georgia, mutilata de facto di Abkhazia e, appunto, dell’Ossezia del Sud da oltre 20 anni.
Questa tornata elettorale, che ha visto un’affluenza superiore al 50% con oltre 30mila cittadini chiamati ad esprimere il loro voto e non concordata con la Georgia, è stata ovviamente sostenuta invece dalla Russia, le cui forze armate occupano e proteggono le due repubbliche secessioniste; Mosca ieri era infatti l’unica capitale in cui, recandosi all’ambasciata osseta, era possibile partecipare al voto.
La sovranità sulla piccola repubblica è infatti già stata causa di una breve guerra tra Georgia e Russia, combattuta tra il 7 ed il 16 agosto del 2008 e che, dopo l’occupazione da parte dell’esercito di Tbilisi dell’Ossezia del Sud, ordinata dall’allora presidente Mikheil Saak’ashvili, schieratosi in precedenza su posizioni filo atlantiste, ha visto l’energica reazione delle forze armate di Mosca che, penetrate in territorio georgiano da nord e da ovest, passando per l’Abkhazia, hanno costretto il paese alla resa sotto lo sguardo passivo di Nato de Unione Europea; infatti, a parte le condanne giunte da tutto l’Occidente, ad esclusione del governo italiano, il cui allora ministro degli Esteri, Franco Frattini, si schierò con Putin, nessun sostegno concreto giunse in aiuto di Tbilisi.
Georgia. Elezioni Ossezia del Sud: Nato ed Ue, ‘consultazioni illegittime’
Creato il 09 giugno 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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