Il diserbante glifosato presente in 14 marche tra le più note in Germania
Ben 14 marche di birre tedesche contengono il diserbante glifosato: lo rivela un’analisi dell’istituto per l’ambiente di Monaco.
L’organismo internazionale Iarc (International agency for research on cancer) lo ha classificato come “probabile cancerogeno per l’uomo”, mentre l’istituto federale per la valutazione del rischio (Brf) ritiene che non costituisca rischio per la salute dei consumatori. Ma che cos’è il glifosato?
Il glifosato è il diserbante più usato al mondo: scoperto negli anni Settanta e messo in commercio con il nome di Roundup, oggi è usato nella preparazione di più di 700 erbicidi destinati all’agricoltura e al giardinaggio. Dopo alcune riguardanti i possibili effetti negativi del glifosato sulla salute, l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Epa) nel 1991 l’aveva classificato come sostanza non cancerogena. Lo Iarc, però, dopo un’attenta analisi durata circa un anno, aveva riconsiderato il potere cancerogeno del principio attivo, etichettandolo come “probabile cancerogeno”.
Il pesticida indurrebbe, infatti, il tumore nell’uomo: in particolare, favorirebbe la comparsa di linfomi non-Hodgkin, anche se questo dato non è ritenuto decisivo perché non si possono escludere altre possibili cause. Nell’aprile del 2015, il Presidente dell’Associazione italiana per’agricoltura biologica (Aiab) Vincenzo Vizioli, aveva affermato che «i dati storici indicano che la maggior parte delle sostanze che causano mutazioni nelle colture cellulari risultano poi essere anche cancerogene. Il ministero della Sanità dovrebbe attivare una sospensione precauzionale dei prodotti a base di glifosato, fino a che non si avrà la certezza che questa sostanza non sia cancerogena. Il problema è particolarmente grave per il glifosato, a causa della sua grande diffusione».
Oggi le analisi compiute dall’Istituto dell’ambiente di Monaco rivelano che il diserbante sia contenuto in diverse marche di birre tedesche tra le più conosciute e consumate al mondo: Beck’s, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder, Radeberger, Erdinger, Augustiner, Franziskaner, Kônig Pilsener e Jever. I livelli registrati oscillano tra 0,46 e 29,74 microgrammi per litro, nei casi più estremi quasi 300 volte superiori al limite consentito dalla legge per l’acqua potabile, che è di circa 0,1 microgrammi. Per la birra un limite non esiste.
La presenza di glifosato, secondo l’unione dei coltivatori tedeschi (Dbv), è dovuta all’importazione di malto d’orzo. Dal momento che l’erbicida è autorizzato per le piante, i residui di glifosato sono dal punto di vista scientifico plausibili, e ha aggiunto “Un adulto dovrebbe bere intorno ai mille litri di birra al giorno per assumere una quantità di glifosato preoccupante per la salute“.
Finché gli esperti non si troveranno d’accordo sulla pericolosità del glifosato nella birra, andateci piano: cercate di affogare i vostri dispiaceri in un altro tipo di alcool.
CM
