Gervasoni allarga lo scandalo del calcio scommesse 20 giocatori e 10 partite nel mirino del pm.

Creato il 28 dicembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Giuseppe Parente Dopo l’interrogatorio del difensore Carlo Gervasoni diventa sempre più difficile dare un limite allo scandalo del calcio scommesse in Italia. 
L’ex difensore del Piacenza, nel corso dell’interrogatorio durato ben sei ore, ha deciso di fare almeno 20 nomi nuovi di calciatori implicati, di cui la metà gioca in serie A, e una lista di ben 10 partite “taroccate” di cui tre del massimo campionato professionistico italiano : 1) Palermo- Bari 2-1 2) Lazio Genoa 4-2 3) Lecce – Lazio 2-4; precisando inoltre che di queste tre partite di serie A, la combine è andata a buon fine in due incontri, mentre in un caso il tentativo non è riuscito. 
Gli investigatori, secondo le prime indiscrezioni, hanno altri particolari che potrebbero confermare l’ipotesi sostenuta dal Gervasoni. In particolare, in un rapporto, della polizia di Roma, si evince che due soggetti, ritenuti appartenenti alla banda degli slavi, si trovano nei giorni precedenti la sfida nella zona di Formello, quartier generale della Lazio, ed inoltre gli stessi slavi avrebbero effettuato una visita nell’albergo in cui alloggiava il Genoa. 
Al già evidente quadro accusatorio, gli investigatori cercheranno altre con-ferme. Per quanto riguarda il capitolo dei calciatori, per ora, nel mirino ci sono tesserati di Bari, Genoa, Lazio, Lecce e Palermo, ma non è escluso che la lista sia molto più lunga. 
Nella giornata di martedì 27 dicembre, è stato interrogato dal pm Di Martino anche Alessandro Zamperini, al quale è stato chiesto se per eventuali contatti per combine fosse stato contatto anche il centrocampista laziale Stefano Mauri. Per gli inquirenti, il nome del centrocampista potrebbe essere il contatto per garantire le partite taroccate. 
Zamperini ha escluso, in maniera categorica, che Mauri fosse il suo referente, ma tale risposta non ha convinto del tutto gli inquirenti. 
Una risposta considerata quindi reticente come anche la scusa sulla sua presenza, nell’albergo che ospitava il Lecce, tanto è vero che Zamperini dopo aver detto al gip che era in quel posto in quanto invitato da un amico ad assistere all’incontro di calcio, ieri nel corso dell’interrogatario ha dato un'altra versione, in virtù della quale era a Lecce per cercare un contatto con qualche tesserato della società sportiva salentina. 
Siamo quindi di fronte ad una inchiesta difficile, caratterizzata da tanti buchi neri e tante( finte) professioni di innocenza, come quella di Gervasoni, che la scorsa settimana davanti al Gip Salvini aveva negato di sapere qualcosa di Atalanta –Piacenza, mentre nell’interrogatorio di ieri ha ammesso persino che la stretta di mano, con Cristiano Doni sanciva la combine . 
Nel giorno dell’arresto di Cristiano Doni, la frase pronunciata dal procuratore Di Martino fa comprendere anche a noi, comuni mortali, che siamo di fronte ad uno scandalo davvero profondo, che già dalle prossime ore potrebbe continuare a ferire il gioco più amato dagli Italiani, il calcio.

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