Gestione dell’acqua, Torchio fa il punto: che cosa non è chiaro ancor oggi, un anno dopo i referendum

La questione della societa’ unica di gestione del servizio idrico integrato dell’acqua registra una significativa levata di scudi a livello cremasco, prima con le prese di posizione di Stefania Bonaldi poi corrette in sede di assenblea di Padania Acque dall’assessore delegato, successivante con il voto differenziato di Virginio Venturelli e di altri comuni. Cremaschi ed ancora con la presa di distanza del revisore dei conti di Scrp e della Lega Nord in ordine ai conti.

Giuseppe Torchio in una memorabile foto in cui par desiderare che il suo voto in consiglio provinciale voli fino al più alto dei cieli: sarà ascoltato?

Sembra di capire che l’atteggiamento di cautela assunto dalle municipalizzate di Castelleone e Soresina e ribadito da amministratori e revisori, in particolare del Cremasco, esiga chiarezza su alcuni punti:

1) Mancanza di un Piano Industriale definito e senza del quale non si puo’ programmare gÕli investimenti, le politiche del personale e l’azione futura:

2) Mancanza di chiarezza sulla nuova formula gestionale (societa’ pubblica, mista, privata) del settore Idrico provinciale: elemento che dovrebbe essere definito preventivamente e non successivamente all’assegnazione del servizio udrico;

3) Persistenti e diffusi timori, nel cremasco e fuori,  in ordine all’aggravio di alcuni milioni all’anno sull’intero sistema provinciale e legati al conferimento del ramo idrico di Aem

Il richiamo del revisore dei conti di Scrp assume un rilievo ed un profilo del tutto nuovi nel quadro dell’aggregazione “in itinere” e tali da richiedere una forte accelerazione degli elementi di informazione preventiva sui punti indicati, in mancanza dei quali si ampliera’ il fronte dei contrari.

Giuseppe Torchio
Lista Civica Provinciale

Cremona, 29 giugno 2012

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