Il 28 marzo il consiglio di amministrazione della cassa dei depositi e prestiti (CDP) ha concesso a 5000 enti locali la gestione dei residui sui mutui erogati, per un valore pari a 1,5 miliardi di euro.
Questa manovra è stata ideata con il fine di ottimizzare l’utilizzo finanziario dei residui non erogati dai mutui emessi dalla Cassa e consentire pertanto il recupero di ingenti risorse.
La nuova mossa finanziaria comprenderà tutti gli investimenti per i quali i comuni e le provincie mobilitate avevano chiesto di accendere un mutuo, in modo tale da consentire agli enti di trasformare prestiti ordinari in mutui flessibili, risparmiando sulle rate di ammortamento. Inoltre sarà possibile utilizzare i residui non utilizzati per altri scopi o per ridurre i debiti verso la CDP. Infine, sarà possibile anche chiedere erogazione immediata del prestito alla CDP dei residui a saldo di importo inferiore al 5% del prestito, ovvero fino a cinque mila euro.
Questa operazione, secondo gli interessati, vuole semplicemente essere un nuovo stimolo al rifiorire dell’aconomia degli enti locali.