Gestire la gelosia

Da Genna78

Ciao,
hai mai sofferto per gelosia? A me è capitato più
volte. Fortunatamente non tutti "sono gelosi" ma
chi lo è sa bene quanto possa diventare limitante
a certi livelli. Nel passato ho rovinato parecchie
relazioni a causa di questo sentimento, e non
solo legami con le mie partner ma anche con le
persone che mi circondavano. In questa puntata
del podcast scoprirai come ho fatto a gestire
la gelosia e trasformarla in "amore" :)

L'hai ascoltato? Quando qualche volta confesso
il mio  essere stato geloso "da starci male" qui in
Veneto, alcuni associano immediatamente le mie
origini con la gelosia. Infatti i "gelosi" storici si
trovano al sud Italia ed il mio sangue è al 100%
napoletano (anche se vissuto sempre al Nord).
Ma questa spiegazione genetica non mi è mai
andata giù e forse sotto sotto sono diventato
psicologo (in parte) proprio per questo ;)
Negli anni di attività mi sono però reso conto
che la provenienza geografica non conta poi
così tanto. Infatti ho conosciuto "gelosi" di
ogni parte d'Italia, anche nell'estremo nord.
Non a caso la gelosia è stata utilizzata da
poeti e sceneggiatori di tutti i tempi come
"emozione distruttiva" (Vedi ad esempio
l'Otello di Shakespeare).

Ma che cosa è la gelosia e a cosa serve?


La gelosia è un sentimento che nasce quando
temiamo che il nostro oggetto di amore possa
in un qualche modo, abbandonarci! E' una
specie di "paura dell'abbandono" che forse ci
portiamo dietro sin da bambini. E ci sono più
di teorie che mostrano la sua genesi, ma il
punto è che conoscerle non serve poi così
tanto quanto i consigli che hai ascoltato.
Molti si perdono alla ricerca del "perché sono
così geloso" e devo dirti che farlo da soli è
uno fra i tanti modi per alimentare "le nostre
seghe mentali". Questo non significa però
che si debba "fare finta di niente", anzi il
primo vero passo per imparare a gestire la
tua gelosia è essere schietto e spietato con
te stesso!
A quanto pare la gelosia ha il suo "perché
evolutivo". In altre parole siamo gelosi per
garantire la continuazione della nostra stirpe.
E difendiamo con le unghie sia le nostre
proli e sia i nostri partner che garantiscono
una buona crescita dei nostri figli. Quindi
come ogni emozione, anche la gelosia ha
un suo "fine nobile"
Come ogni emozione la gelosia funziona da
"segnale" che ci avvisa che qualcosa non sta
andando come dovrebbe. E' una risposta
atavica (come ogni emozione) che viene
spiegata dalle parti moderne del cervello.
In altre parole quando provi una emozione
questa ha subito la sua "spiegazione
razionale"...
..."sono spaventato perché c'è una bestia
feroce"... ma così come possiamo purtroppo
apprendere ad avere paura di un "cane" che
può apparirci feroce, allo stesso modo
possiamo generalizzare la "paura di essere
traditi" ad ogni contesto. Così come si può
avere "paura della paura" (l'ansia) si può
avere "paura della gelosia".
Ed è proprio da questa "paura generalizzata"
che possiamo iniziare a limitare il nostro
mondo. In entrambi questi esempi (che non
sono affatto casuali, visto che vedo la gelosia
come una sorta di "ansia") puoi vedere come
siano le nostre interpretazioni razionali delle
situazioni a farci soffrire e non tanto la
emozione in se e per se!
Molto spesso ho notato che chi ha paura per
qualcosa di specifico, tende a notarlo con
una capacità straordinaria. Chi ha paura dei
ragni, riesce a notare le più piccole ragnatele
in posti impensabili. Ricordo un paziente
che mi disse "dottore ma nel suo studio ci
sono i ragni", personalmente non ne avevo
mai visti (la donna delle pulizie è molto
brava) ma lui li aveva davvero notati.
Quindi la paura aumenta le nostre percezioni
rendendoci a volte realmente più bravi a
notare "i minimi indizi". E fino a quando
abbiamo a che fare con "cani" o oggetti
inanimati è facile non cadere in esagerate
"seghe mentali". Dopotutto se hai paura
dell'altezza, ti basta evitare di andare in
alto...
...possiamo quindi dire che più l'oggetto
delle nostre paure è prevedibile e più siamo
in grado di gestirlo. E quali sono le cose
meno prevedibili con cui ti confronti ogni
giorno? Le relazioni umane! come gli altri
rispondono ai tuoi comportamenti o come
decidono semplicemente di comportarsi.
Quindi il primo passo per gestire ogni tipo
di "gelosia" è renderci conto che per quanto
ci sforziamo non potremmo mai controllare
il comportamento degli altri, partner in
primis! In altri post abbiamo visto che il
"controllo ci controlla" e come questo tipo
di atteggiamento possa portarci a soffrire
anche per una "minima cosa" ma...
...apprendere come lasciar andare il nostro
controllo non è qualcosa di semplice. C'è
chi riesce a prendere questo semplice e quasi
banale consiglio e ad applicarlo facilmente
alla propria gelosia (l'ho visto accadere più
volte nel mio studio ed anche su me stesso)
ma c'è anche chi non ci riesce, proprio
come un "ansioso".
Infatti anche se racconti a chi soffre di ansia
che il suo è un problema di "controllo", nel
senso che controlla esageratamente come si
sente dentro (il famoso "guardarsi dentro
rende ciechi") questo serve a poco, se non
si riesce a farli sperimentare la perdita del
controllo in modo "sano". Mostrandogli
che in realtà possiamo controllare ben
poco.
L'illusione del controllo:
Spesso chiedo alle persone: "secondo te quanto
possiamo controllare del sistema corpo-mente?"
e le percentuali riferite sono sempre molto alte...
"60% o anche il 70%". Anche se non esiste una
percentuale ufficiale, devi sapere che le ipotesi
di diversi studiosi non superano il 5%!
L'illusione del controllo è dato alla paura di
perderlo. Esattamente come la paura di essere
traditi, le cose vanno più che a braccetto! E
questa illusione viene creata ed alimentata
dai nostri pensieri, dal tentativo o dai molti
tentativi di evitare la sofferenza creando
"seghe mentali". Nel podcast abbiamo visto
i primi passi per superare la gelosia...
...fammi sapere che cosa ne pensi, perché ho
intenzione non solo di proseguire il discorso
ma anche di costruirci un intero percorso,
perché sono convinto che li fuori ci siano
molte persone che come me, stanno
combattendo con la gelosia. Se sei uno/a
di questi, fammelo sapere lasciando un
commento, magari con la tua esperienza.
A presto
Genna


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