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Ghiaccio su Mercurio

Creato il 04 dicembre 2012 da Stukhtra

Conferma un’ipotesi sull’origine della vita

di Pietro Moretti

Mercurio: il pianeta più caldo del nostro Sistema Solare ci coglie tutti di sorpresa. La sonda Messenger, lanciata dalla NASA lo scorso anno, ha verificato l’esistenza di ghiaccio e materia organica sul pianeta più vicino al Sole. Utilizzando il radar e un altimetro a raggi infrarossi per scandagliare la superficie del Polo Nord di Mercurio, sono state rilevate delle macchie in prossimità dei Poli. Ma come può esserci del ghiaccio se la temperatura media sulla superficie di Mercurio raggiunge i 400 Celsius?

Matthew Siegler, del Jet Propulsion Laboratory a Pasadena, in California, autore di uno dei tre articoli pubblicati il 29 novembre scorso su Science Express, afferma che la presenza del ghiaccio è dovuta alla inclinazione dell’asse di Mercurio. Il pianeta, siccome è il più vicino al Sole, compie un veloce moto di rivoluzione (quasi 88 giorni). Invece il suo moto di rotazione è lento e quindi espone la stessa faccia al Sole per lunghi periodi. A causa però della sua inclinazione, il Polo Nord rimane sempre in ombra e con temperature basse tali da permettere la conservazione del ghiaccio. Lo strato di ghiaccio rilevato di circa 20-30 centimetri è ricoperto da uno strato scuro composto da materiale organico che deriva dall’impatto di comete e asteroidi sulla superficie di Mercurio. Dalla mappa del Polo Nord di Mercurio si riesce a vedere come le macchie rilevate coincidano con i crateri provocati dagli impatti.

Questa scoperta apre nuove possibilità per l’origine della vita sul nostro pianeta ed eventualmente su altri corpi celesti. Infatti si può pensare che molecole organiche siano giunte anche sul nostro pianeta tramite impatti di meteore e comete. Si presume poi che abbiamo trovato un ambiente ideale per vivere e svilupparsi sul nostro pianeta. Cosa che, ovviamente, non si può dire per Mercurio.


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