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Ghost to ghost: un imprenditore abruzzese truffava l’Inps creando, tra Lagonegro e Melfi, aziende fantasma. La soddisfazione del Comandante della Gdf di Lauria Marco Cappetta

Creato il 08 agosto 2013 da Ecodibasilicata

Continua la sistematica e penetrante azione di contrasto ai comportamenti fraudolenti, pianificata ed eseguita dai militari della Compagnia delle Guardia di Finanza di Lauria su direttive del Comando Provinciale di Potenza. A coronamento di questo impegno è stato scoperto e denunciato all’Autorità Giudiziaria un imprenditore di origine piemontese, ma operante in Abruzzo, che ha truffato l’Inps delocalizzando in Basilicata imprese “fantasma”.
L’attività info investigativa e d’”intelligence” esperita dai militari laurioti ha permesso di individuare ed interrompere il comportamento fraudolento di L.M., imprenditore di 53 anni, attivo nella provincia di Chieti, il quale ha perpetrato, a partire dal 2009, una truffa ai danni dell’INPS e dell’Erario a mezzo di due società ubicate nei comuni di Lagonegro (PZ) e Melfi (PZ).
La condotta fraudolenta posta in essere dall’indagato, integrante il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, di cui all’art. 640 comma 2, punto 1 del codice penale è consistita nella:
- costituzione di nuove società a responsabilità limitata con sedi legali fittizie in Lagonegro e Melfi. Si trattava di società patrimonialmente inconsistenti, messe in liquidazione dopo pochi mesi di vita, al fine di rendere vana ed infruttuosa qualsiasi futura pretesa erariale;
- presentazione a mano presso vari Istituti di credito, di modelli F24 relativi alle suddette imprese. In sostanza, l’indagato ha indicato indebitamente crediti d’imposta IVA ed IRPEF fittizi, al fine di compensare reali debiti contributivi relativi a società operanti in Abruzzo, aventi normali posizioni debitorie per il personale dipendente.
Tale raggiro è stato favorito dal fatto che i dati relativi alle posizioni debitorie I.N.P.S. e i crediti, in questo caso assolutamente fittizi, viaggiano su sistemi informatici di circuiti differenti e dalla circostanza che l’allineamento delle posizioni non è immediata. L’indagato è così riuscito, negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 fino all’individuazione del sistema di frode, a sfruttare a suo favore tali circostanze.
Scoperta la truffa, la Guardia di Finanza di Lauria ha provveduto a notiziare la competente Autorità Giudiziaria teatina la quale, stante l’esaustivo quadro accusatorio, ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma di Euro 324.696,38, pari al profitto del reato. Nello specifico, sono stati sottoposti a sequestro un immobile sito in San Salvo (CH) e due rapporti bancari. L’attività di esecuzione del decreto di sequestro è stata
curata dai militari della Compagnia di Lauria unitamente ai colleghi della Compagnia di Vasto.
La confisca per equivalente rappresenta un importante strumento a disposizione degli organi di controllo in quanto permette l’aggressione del patrimonio costituito attraverso l’utilizzazione di proventi di natura illecita, cui le Fiamme Gialle fanno sempre maggiore ricorso.
Il Comando Orovinciale delle fiamme gialle ha voluto evidenziare anche in questa occasione l’impegno costante in difesa del cittadino da tutti quei fenomeni delittuosi che insidiano la sicurezza economico-finanziaria, ponendo in essere una incessante attività preventiva e repressiva volta ad assicurare il rispetto delle leggi e la salvaguardia degli interessi erariali dello Stato.


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