Non conosco Antonio Giacchetto, il nuovo consigliere comunale in surroga: per sapere che faccia abbia ho dovuto ripescare il volantino elettorale delle ultime amministrative. Non conoscendolo non posso dare un giudizio sulla persona perché non so praticamente nulla di lui. So soltanto che è stato molto attivo nel centro sinistra in passato, in particolare durante l’amministrazione Branchesi. Cambiare idea è legittimo per cui nulla da ridire sul salto della barricata che l’ha portato a destra. D’altra parte non è cosa nuova, i salti da sinistra a destra a Montegranaro sono piuttosto frequenti, senza fare elenchi di persone note e attualmente molto impegnate in politica.
La perplessità, piuttosto, concerne quanto apprendo stamane dal giornale: sembra che Giacchetto risieda a Londra. Sono sicuro che avrà sicuramente valutato la questione della distanza e sarà cosciente del fatto che dovrà prendere un aereo per ogni consiglio comunale che si terrà in futuro. D’altra parte i consigli comunali da noi non sono poi così frequenti, anzi.
La residenza a Londra, però, pone un altro problema: che ne sa di Montegranaro uno che non ci vive? Che idea può avere delle problematiche della città? Può essere in grado di sviluppare in maniera autonoma una sua concezione relativa alle azioni da svolgere o piuttosto sarà influenzato dalle relazioni che giocoforza ricevere per tenersi aggiornato sulla vita della città che egli non frequenta? Non temo di vedere il suo scranno vuoto in consiglio, temo di vederlo occupato inutilmente.
Luca Craia