L'operazione del taglio dei 150 milioni di euro e della vendita di Raiway, nel complesso, «avrà per la Rai già in questo esercizio un saldo positivo, non negativo». A dirlo il sottosegretario allo sviluppo Antonello Giacomelli, oggi nel prosieguo dell'audizione in commissione di vigilanza Rai, iniziata il 18 giugno.
«Mi sento di escludere ogni tipo di riflesso negativo sull'attività della Rai» ribadisce il sottosegretario, parlando di un «contributo doveroso. Preso atto della mancata risposta da parte del presidente Tarantola circa il dettaglio delle sedi regionali Rai», sottolineata in audizione, Giacomelli aggiunge: «Mi piacerebbe ci fosse un'analisi complessiva non solo dei costi ma anche delle attività, diverse da sede regionale a sede regionale». Se la Rai non ha ancora ottemperato agli «obblighi di trasparenza sui compensi, il Governo non ha difficoltà a inviare un sollecito all'azienda per adeguarsi agli obblighi di legge».
Tornando poi sulla questione della vendita di Raiway, «si tratta - spiega - di togliere la Rai da una situazione di immobilismo, che non è stata positiva per l'azienda in questi anni. Altri si sono mossi diversamente e ne hanno tratto significativi vantaggi di relazioni e mercato. Noi siamo convinti che Raiway sia un valore e debba essere controllata dallo Stato, ma non in statica contemplazione dell'immobilità. Per noi - prosegue - questo è un passaggio sulle infrastrutture che conferma la nostra visione del controllo pubblico, ma apre a un utilizzo più dinamico negli interessi del paese».