Se le vicissitudini di Roberto Borsella fossero capitate a un consigliere comunale del Pd, che cosa sarebbe successo? Non lo sapremo mai, per quanto gli esercizi di libera immaginazione non siano proibiti.
Qui poniamo alcune semplici questioni, già note, forse (dico forse) decadute per altri. Il consigliere comunale ex Udc Roberto Vitali aveva posto la questione anche su cremonaoggi mesi fa e le lamentele sulla delega dell’inventario comunale dei box e delle case vuote erano continuate. Il motivo è che sono stati delegati a tale compito due consiglieri comunali, Roberto Borsella del Pdl e Gabriele Romani (Obiettivo cremona con Perri), e non, come sottolineava Roberto Vitali, due dirigenti.
Dirigenti ripetiamo ancora ben pagati, con contratto privatistico, ma evidente non basta. ci vogliono addirittura due impresari edili privati! Non bastano i dirigenti di tipo privatistico! Si è imposta allora, direi, una mentalità da comune s.p.a.
Da un estremo all’altro. Una volta qualche gruppo di audaci realizzava ”la comune”, oggi si privatizza di fatto ogni cosa. E’ una conseguenza della celebre teoria berlusconiana dell’Azienda Italia, applicata purtroppo in modo disastroso.
Il “purtroppo” non è una presa in giro verso l’ineleggibile da sempre Berlusconi (fino al terzo grado di giudizio non si è innocenti come se un processo non fosse esistito, ma “non definitivamente colpevoli né innocenti”), i cui legami con Dell’Utri non corrispondono per niente all’Azienda Italia efficiente e funzionale . “Purtroppo” indica i problemi ben noti che molti pagano e altri no, gonfiando il borsellino.
Ora Roberto Borsella (è solo un calembour, non alludevamo a Borsella) lavora all’estero. Bene. Ma che succede? Il consigliere non risponde alla domanda “per chi lavori?”. Si può capire il momento particolare di una persona che cambia vita, va in Ghana, si muove in Europa. Niente di strano, c’è chi viaggia molto per lavoro e chi sta fermo dov’è. Verrà pure comunque un momento in cui il consigliere comunale rifiaterà e risponderà. Non ha reso nota come altri consiglieri comunali la dichiarazione dei redditi del 2009, presentata nel 2010. ci saranno stati anche problemi legati alla recessione. Altro che se lo si può capire! Non facciamo processi, non siamo in grado di farne.
comunque Roberto Borsella, come ci aveva dichiarato, sarà molto meno presente a cremona. E le deleghe? E l’altro delegato? Borsella lascerà la delega e si dovrà cercare per forza un altro impresario edile o basta un dirigente esperto e capace, come dovrebbe averne il comune di cremona? E Borsella che farà? Il delegato agli affari esteri del comune? Non capiamo nulla, non possiamo capire niente! Un delegato comunale agli affari esteri non sarebbe neanche male detto fra noi, visto che di rapporti con l’estero se ne vogliono tessere. Suona un po’ strano eppure…
credo che i consiglieri comunali Roberto Borsella compreso sentano senz’altro il bisogno di parlare agli elettori propri e del proprio partito. confidiamo quindi in uno slancio di schiettezza del consigliere impegnato all’estero, augurandogli ogni bene possibile su questo malfido pianeta.
Intanto il comune s.p.a, o forse meglio la Fondazione comune di cremona, va avanti nella sua innovativa opacità.
La prossima amministrazione farà di meglio? Siamo curiosissimi di vedere, visto che partecipare è un po’ difficile.