0.000000 0.000000Bravo Torchio a riportare coi piedi per terra il presidente Salini.
Ma allarghiamo lo sguardo oltre Salini e Cremona: possibile che l’Unione delle Province si pieghi senza battere ciglio a questa insensata corsa che obbliga i cittadini italiani (appunto, non i presidenti delle province) a decidere una cosa così importante e pregna di conseguenze pratiche importanti in un mese (agosto, oltretutto)? Cose del genere se fatte seriamente, cioè coinvolgendo e informando correttamente la cittadinanza, richiedono un percorso lungo e da affidare a mediatori esperti. Si compie semmai nell’arco di una intera legislatura provinciale.
Una Provincia non è solo una tinta diversa su una mappa territoriale. Sono persone, lavoratori, servizi, iniziative, contratti, appalti, controlli e mille altre cose che impattano con un peso enorme sul quotidiano di tutti. Possibile che non ci sia neppure un barlume di senso del dovere in questi amministratori? O il loro senso del dovere è limitato all’orizzonte culturale del taglio della spesa o peggio ancora all’esecuzione silente degli ordini superiori?Giampiero Carotti