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Gianfranco manfredi su mucchio selvaggio

Creato il 09 marzo 2011 da Comixfactory

Gianfranco Manfredi


Periodo particolarmente attivo per Gianfranco Manfredi. L'autore di Magico Vento e Volto Nascosto sta lavorando al prossimo Texone (che lo vedrà collaborare in coppia con il prodigioso Carlos Gomez) e sta sviluppando una nuova miniserie intitolata Shangai Devil. Ma le attività di Manfredi non finiscono qui, tra musica e letteratura (il suo ultimo romanzo intitolato Tecniche di Resurrezione è uscito da pochissimo per la Gargoyle Books) lo scrittore milanese trova il tempo di concedere alcune interessantissime interviste. Una di queste abbiamo avuto la fortuna di ospitarla Q U I sulle nostre pagine, mentre un'altra - altrettanto interessante - è stata pubblicata sul numero 680 di Mucchio Selvaggio in edicola questo mese.
Nel corso dell'intervista, decisamente molto interessante, Gianfranco Manfredi parla naturalmente delle sue creature fumettistiche, facendo alcune interessantissime dichiarazioni riguardo il progetto originale di Magico Vento e il suo successivo, quasi naturale sviluppo in qualcosa di diverso. A tal proposito l'autore ha dichiarato: "Il progetto sinceramente non aveva molto a che fare con quanto poi ho scritto, nel senso che all’inizio avevo soltanto in mente di ravvivare il genere western con l’inserimento di temi e situazioni tipicamente horror. Poi, siccome il mio tipo di horror viaggia tra realismo sociale e delirio onirico, e non è del tipo giocherellone, mi è stato fatto notare che potevo correre il rischio di esagerare in cupezza e di fare troppa paura ai lettori più giovani e alle lettrici.

Queste preoccupazioni di tipo editoriale, ma non infondate, mi hanno spinto a dare maggiore preminenza al contesto storico e insieme alla psicologia dei personaggi. C’è una certa fragilità sia
nel personaggio di Poe sia in quello di Ned Ellis detto Magico Vento. La fragilità è in genere un elemento che si trascura nel dipingere un eroe, ma se si vanno a vedere i poemi classici, l’eroe è sempre un concentrato di forza e di debolezza, altrimenti dove sta il coraggio? Tutti gli Achille hanno un tallone esposto, diciamo così. Gli eroi tutti d’un pezzo sono intollerabilmente finti. I lettori e le lettrici hanno molto apprezzato questo punto di vista. Da sceneggiatori a volte si è portati a pensare che quello che conta è un plot avvincente, invece la vera centralità in un racconto d’avventura è rappresentata dai personaggi. Se la storia non è storia di qualcuno, non è interessante. E se questo qualcuno non ha una personalità ricca e contrastata è solo un eroe di carta."

Shangai Devil è, stando alle dichiarazioni si Manfredi, un seguito che arriva un po' a sorpresa e sul quale mai si sarebbe pensato di scommetterci stando alle previsioni di vendita di Volto Nascosto: "Si prevedeva che Volto Nascosto sarebbe stato un flop, perché erano troppi anni che non si mettevano in scena, nemmeno al cinema, scenari coloniali. Invece il fumetto è andato al di là di ogni più rosea aspettativa, e ha in certo modo dimostrato che i lettori sono molto migliori e assai più curiosi e assetati di novità di quanto in genere non li considerino i professionisti."

Parole decisamente incoraggianti, per leggere il resto dell'intervista vi rimando al numero in edicola di Mucchio Selvaggio.

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