Galan propone una visione del Veneto da città metropolitana. Concordo con Galan che va superata assolutamente l'idea di campanilismo che ha segnato la storia del nostro Veneto per molti anni, ma dissento da lui sull'idea di un Veneto città metropolitana. Io penso a due grandi città metropolitane: la prima attorno all'asse Venezia, Padova, Treviso, Belluno la seconda Verona, Vicenza, Rovigo, Mantova, Brescia, Trento un'area tra le più dinamiche d'Europa, che potrebbe competere con le grande aree di sviluppo europeo. On.le Dal Moro, ma in fondo Galan dice delle cose simili, parla di due baricentri uno Venezia che guarda ad est e Verona che guarda ad ovest... Su i due baricentri concordo, ma con una importantissima distinzione, il futuro di Verona e' e sara' al nord non ad ovest, Verona guarda a nord verso Monaco, Berlino non verso Milano o Torino, la nostra storia culturale ed e economica e' li. Venezia guardi ad est, e' giusto. Galan parlando dell'aeroporto di Verona sembra contestare questa sua tesi, quando afferma che l'errore di Verona e' stato nel cercare l'alleanza con Brescia, invece di investire nel sistema aeroportuale veneto: cioè su Venezia. Capisco che il cuore di Galan batta per Venezia e per il suo amico Marchi, presidente che ha dimostrato di saper fare bene con l'aeroporto di Venezia. Ma se lo scalo di Verona e' oggi messo così e per responsabilità del PDL e della Lega. Sono anni che Lega da una parte e Pdl dall'altra tirano il Catullo o verso Venezia o verso Milano.Da anni noi del partito democratico, proponiamo inascoltati, un'alleanza solida con Trento e Brescia e poi l'aggancio con un partner industriale aeroportuale del nord Europa, magari di Monaco. Se anni fa ci avessero ascoltato, oggi l'aeroporto di Verona sarebbe un gioiello. On.le Dal Moro, sembra preoccupato per il futuro di Verona? Verona in generale, e non dico solo pensando alla politica, e' da alcuni anni ferma,puo' tentare ancora di crescereda sola,ma da soli non e' facile; abbiamo sprecato troppi anni, gongolandoci sulle nostre potenzialità e oggi le risorse sono scarse. Di questa scarsa lungimiranza, della mancanza di una "politica estera"di Verona, stiamo ora pagando il conto, e ahimè non vorrei che fosse diventato troppo salato. Cosa propone? Propongo di guardare fuori dai nostri confini, di fare alleanze industriali senza rincorrere sempre alla finanza che di danni in questi anni ne ha fatti già abbastanza. Una gestione pubblico e privata delle nostre principali società di sviluppo economico delle nostra città. Controllo pubblico e gestione privata. Poi un patto nei prossimi anni per tutti, partiti e società civile, affinché nella gestione della cosa pubblica prevalgano nelle scelte, competenze e merito.
Galan propone una visione del Veneto da città metropolitana. Concordo con Galan che va superata assolutamente l'idea di campanilismo che ha segnato la storia del nostro Veneto per molti anni, ma dissento da lui sull'idea di un Veneto città metropolitana. Io penso a due grandi città metropolitane: la prima attorno all'asse Venezia, Padova, Treviso, Belluno la seconda Verona, Vicenza, Rovigo, Mantova, Brescia, Trento un'area tra le più dinamiche d'Europa, che potrebbe competere con le grande aree di sviluppo europeo. On.le Dal Moro, ma in fondo Galan dice delle cose simili, parla di due baricentri uno Venezia che guarda ad est e Verona che guarda ad ovest... Su i due baricentri concordo, ma con una importantissima distinzione, il futuro di Verona e' e sara' al nord non ad ovest, Verona guarda a nord verso Monaco, Berlino non verso Milano o Torino, la nostra storia culturale ed e economica e' li. Venezia guardi ad est, e' giusto. Galan parlando dell'aeroporto di Verona sembra contestare questa sua tesi, quando afferma che l'errore di Verona e' stato nel cercare l'alleanza con Brescia, invece di investire nel sistema aeroportuale veneto: cioè su Venezia. Capisco che il cuore di Galan batta per Venezia e per il suo amico Marchi, presidente che ha dimostrato di saper fare bene con l'aeroporto di Venezia. Ma se lo scalo di Verona e' oggi messo così e per responsabilità del PDL e della Lega. Sono anni che Lega da una parte e Pdl dall'altra tirano il Catullo o verso Venezia o verso Milano.Da anni noi del partito democratico, proponiamo inascoltati, un'alleanza solida con Trento e Brescia e poi l'aggancio con un partner industriale aeroportuale del nord Europa, magari di Monaco. Se anni fa ci avessero ascoltato, oggi l'aeroporto di Verona sarebbe un gioiello. On.le Dal Moro, sembra preoccupato per il futuro di Verona? Verona in generale, e non dico solo pensando alla politica, e' da alcuni anni ferma,puo' tentare ancora di crescereda sola,ma da soli non e' facile; abbiamo sprecato troppi anni, gongolandoci sulle nostre potenzialità e oggi le risorse sono scarse. Di questa scarsa lungimiranza, della mancanza di una "politica estera"di Verona, stiamo ora pagando il conto, e ahimè non vorrei che fosse diventato troppo salato. Cosa propone? Propongo di guardare fuori dai nostri confini, di fare alleanze industriali senza rincorrere sempre alla finanza che di danni in questi anni ne ha fatti già abbastanza. Una gestione pubblico e privata delle nostre principali società di sviluppo economico delle nostra città. Controllo pubblico e gestione privata. Poi un patto nei prossimi anni per tutti, partiti e società civile, affinché nella gestione della cosa pubblica prevalgano nelle scelte, competenze e merito.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Peter Morris riceve il riconoscimento “ Amici di Positano “.
Peter Morris con Francesco Fusco, vice Sindaco di Positano Questa sera nella Sala Consiliare del Comune di Positano Peter Morris con Francesco Fusco, vice... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Massimocapodanno
INFORMAZIONE REGIONALE -
La Maremma si veste dei colori di Festambiente
Agricoltura, alimentazione di qualità, clima, legalità, tanta musica e spettacoli sono gli ingredienti principali della 27esima edizione di Festambiente che da... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Paomaggi
ATTUALITÀ, INFORMAZIONE REGIONALE -
Il cast di Rosencrantz e Guildenstern sono morti per Accessibile è meglio
Rosencrantz e Guildenstern sono morti ( Rosencrantz and Guildenstern are dead) è unatragicommedia, legata al teatro dell'assurdo e all'esistenzialismo, scritta... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Dismappa
INFORMAZIONE REGIONALE -
Il Donbass è come il sud Italia.
Quindi potrebbe essere utile analizzare le posizioni polarizzate che molti hanno appreso per quanto riguarda l'Ucraina. Per eludere tali opinioni radicate,... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Nicovendome55
ATTUALITÀ, OPINIONI, POLITICA, SOCIETÀ -
Capolavori campani esposti a Milano tra mito, natura e paesaggio
Per mesi Pompei è stata la protagonista in Korea e a partire dal 30 luglio con alla mostra “Natura, mito e paesaggio dalla Magna Grecia a Pompei” le sue... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Vesuviolive
INFORMAZIONE REGIONALE -
Turchia, la questione curda dopo il voto
Print PDFdi Filippo UrbinatiCome sempre accade le elezioni politiche di un Paese non si giocano su una sola tematica ma ruotano attorno ad una complessa rete... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ