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Giappone

Creato il 16 marzo 2011 da Tuttoqua

Povera gente.

Prima di tutto, povera gente!

Giappone

Avevano costruito un paese a prova di terremoto: roba che, dopo quella scossa, faceva effetto vedere le case ancora in piedi e solo qualche lampadario caduto. Hanno detto che se lo stesso terremoto si fosse verificato a l’Aquila, avrebbe raso al suolo pure Roma! E invece le infrastrutture giapponesi sono fatte in modo piu’ intelligente, leggere e flessibili, cosi’ che salvino la capoccia degli astanti.

L’onda no, pero’. Contro l’onda cosa volete che facessero? Avevano perfino messo su dei frangionde di un paio di metri, una specie di anti-tsunami. Ma quando e’ arrivata quella bestiaccia nera, c’era poco che si potesse fare. E’ arrivata, si e’ fatta due ghigne, ha scavalcato il muro come se fosse di cartapesta, e ha tirato dritto, portandosi dietro tutto e seppellendo sotto il fango migliaia di persone. Ed e’ ancora li’ che se la ride, maledetta H2O!

Parola giapponese tsunami: tsu significa porto, e nami significa onda. Ironia della sorte, dopo lo Sri Lanka, e’ toccato proprio a loro. Quelli che oltre ad essersi attrezzati per difendersi da questi fenomeni devastanti, avevano anche trovato la parola che poi e’ diventata di uso comune.

Ma non bastava nemmeno l’onda. E no! Adesso gli tocca fronteggiare l’incubo peggiore, quello stesso incubo che nel 1945 costo’ la vita a tanti loro connazionali, e che causo’ effetti a lungo raggio cosi’ duraturi che si vedono ancora oggi.

Le radiazioni atomiche, cioe’ quell’emissione di energia da parte di materiali radioattivi che distrugge tutta la vita basata sul carbonio.

Come a dire, il quadro completo: agli oggetti inanimati ci hanno pensato il terremoto e l’onda anomala, e alle persone ci pensa l’atomo. L’atomo di una centrale vecchia e stravecchia, che doveva gia’ essere dismessa, ma la cui vita era stata prolungata perche’ mancava la nuova sostituta. E manco a dire che questa cosa capita solo li’, e’ vera un po’ ovunque nel Mondo.

E infatti, evidentemente, e’ improvvisamente diventato enorme motivo di preoccupazione. A partire dalla Germania, che l’altro ieri, per “precauzione”, ha chiuso 3 impianti, e ieri e’ gia’ arrivata a 7!

Non c’e’ che dire, la Natura ci da delle batoste che fanno impallidire terroristi, estremisti, guerrafondai, politici corrotti, pedofili e tutto quello che di peggio c’e’. E sembra fatto apposta! Proprio adesso che in Italia qualche lobby spinge sul nucleare, a tal punto da interrompere improvvisamente il Conto Energia, col rischio di far saltare 120.000 posti di lavoro (fotovoltaico et similia) e distruggere l’1,5% del PIL. Senza il quale l’Italia, quest’anno, non sarebbe cresciuta nemmeno di un punto decimale, anzi sarebbe andata ancora piu’ indietro. Ma questa lobby se ne fotte, perche’ deve recuperare cio’ che ha perso “a causa” di tutte le famiglie e gli imprenditori che hanno investito per mettersi ad auto-produrre energia pulita.

E, badate, io dico questo pur essendo a favore delle centrali atomiche.

Ma tornando al Giappone, la cosa piu’ atroce di tutte, la piu’ incomprensibile pero’, e’ ancora una conseguenza dell’opera umana: perche’, in una situazione come questa, con decine di migliaia di morti che aspettano ancora di essere ritrovati, con un paese in ginocchio, che vive di risorse razionate e che si prepara a fronteggiare un momento critico del suo corso, si consente agli sciacalli di guadagnare miliardi lucrando sulle disgrazie della gente?

In altre parole, perche’, di fronte a drammi di questa portata, le Borse non vengono chiuse? Il NIKKEI ha perso il 6,18% l’altro ieri, e oltre il 10% ieri. Bella forza! Bravi! E cosa volete che facesse lo Yen nei confronti del Dollaro e dell’Euro? Sarei stato capace anch’io di lucrare qualche tallero se ne avessi avute le risorse! Stamattina invece si e’ ripreso… ma per forza! La Banca Centrale Giapponese ha buttato dentro una quota delle riserve per cercare di tenere a galla l’economia. Ma quanto durera’? Sono solo tanti soldi in piu’ pronti a finire nelle tasche di qualcuno. Scommettiamo che entro due o tre giorni al massimo l’indice torna a sprofondare?

Che schifo!


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