L'americano Ted Ligety si conferma il dominatore indiscusso dello Slalom Gigante conquistando sulla pista di Beaver Creek (che ha sostituito la prova della Val D'Isere, annullata per mancanza di neve) il secondo successo stagionale su tre gare disputate.
Il campione del mondo in carica, quarto in una prima manche che ha visto ben 15 atleti raggruppati in meno di un secondo, si è reso artefice di una seconda discesa perfetta, in cui ha pennellato nel tratto alto del pendio, prima acquisire una grande velocità anche nel piano centrale ed in quello conclusivo. Il segreto del 27enne di Salt Lake City è proprio la completezza, poiché riesce sempre ad esprimersi al meglio su tutti i tipi di neve e di tracciati.
Seconda piazza (a ben 69 centesimi dalla vetta) per l'austriaco Marcel Hirscher, vincitore del Gigante disputato su questa stessa pista appena due giorni fa. Il giovane austriaco è stato meno aggressivo del solito, quasi 'accontentandosi' di un posto sul podio. La top3 è stata completata dal norvegese Kjetil Jansrud, che ha saputo sfruttare la sua debordante potenza fisica per guadagnare decimi preziosi nelle sezioni più filanti della competizione.
Grande deluso di giornata è l'enfant prodige francese Alexis Pinturault: il 20enne transalpino, davanti a tutti a metà gara, ha avvertito oltremodo la pressione, risultando poco fluido e perdendo la consueta rapidità nei cambi di direzione: inevitabile, quindi, la quarta piazza finale a 9 decimi da Ligety.
La giornata azzurra apre interessanti spiragli. Davide Simoncelli appare rinato e tornato sui livelli di due stagioni or sono. Quest'oggi è risalito dalla 13ma fino alla 9a posizione, risultando però tra i migliori nella parte alta della pista, quella più tecnica. Il problema, invero irrisolvibile, resta la scorrevolezza sui piani, ma il 32enne del Bel Paese può realmente puntare ad avvicinarsi ai primi nelle prossime due 'grandi classiche' del Circo Bianco: Alta Badia ed Adelboden. Peccato per l'uscita di Massimiliano Blardone nella seconda manche, anch'egli in ripresa e non così distante da Simoncelli.
Citando il titolo del film diretto da Alex Proyas ed interpretato da Nicolas Cage, oggi l'Italia ha intravisto finalmente dei 'Segnali dal futuro'. La nota più lieta è rappresentata dal 24mo posto del 21enne Mattia Casse, in grande crescita dopo aver raccolto dei punti importanti anche in Discesa Libera. Il giovane piemontese è dotato di un fisico piuttosto imponente e di una buona capacità nel lasciar correre gli sci: insomma, le caratteristiche ideali del gigantista moderno. Bene anche Florian Eisath (20mo con settimo tempo nella seconda manche), non più di primissimo pelo (27 anni), ma ancora in tempo per provare a scalare il ranking mondiale.
Quest'oggi, inoltre, a Trysil, in Norvegia, è andato in scena un Gigante di Coppa Europa. Ebbene, la prova è stata vinta dal tedesco Stefan Luitz, ma dalla seconda alla quarta posizione si sono classificati ben 3 azzurri, rispettivamente Roberto Nani (anno di nascita 1988), Adam Peraudo (1987) e Luca De Aliprandini (1990). Morale della favola: anche nella disciplina regina dello sci alpino, i giovani ci sono. Perché non portarli in Coppa del Mondo al posto di alcuni veterani ormai logori?
Federico Militello