Dichiarazioni poco obiettive, che lasciano interdetti da parte di Gigi D’Alessio, rilasciate ad Ettore Petraroli e Rosario Verde de “I Radioattivi”, in onda su Radio Club 91: attacca i giornalisti, dicendo che sono “ridotti male” in quanto scrivono notizie sui neomelodici basandosi superficialmente solo su post Facebook, senza approfondire, scagliandosi continuamente e ripetutamente contro di loro. Inoltre difendere la categoria con fervore, affermando che gli italiani stessi sono in primis loro stessi neomelodici… Non è mai opportuno fare di tutta l’erba un fascio, eppure le sue dichiarazioni sono chiare e non lasciano nulla all’immaginazione.
Ecco le sue parole, riportate da Ilmattino.it: “Gli italiani stessi sono neomelodici: il termine in sé significa tutto e nulla, se n’è fatto un gran frullato. Per alcuni sono un gruppo di artisti da ghettizzare, per altri un artista rionale, un cantante di zona che non deve uscire da quella gabbia, per altri ancora è la nuova linea melodica della musica napoletana”.
Continua, parlando del “trattamento” dei giornalisti riservato ai neomelodici: “Non si può piacere a tutti: a chi piace pasta e ceci e a chi pasta e fagioli. Oggi internet ha dato purtroppo la parola a molti … La categoria dei giornalisti è ridotta male se molti scrivono articoli sulla base di post presi da Facebook. Ma se ti fermi ai commenti di Facebook sono esci neppure più di casa. Per fortuna poi in strada, fuori dalla realtà virtuale c’è l’affetto vero di persone vere. Così come c’è anche l’invidia ma la missione è convincere gli invidiosi e conquistare i nemici con il mio lavoro”.
Infine menziona il festival di Sanremo ed ironizza a riguardo: “I miei dischi si vendono come le auto della Fiat ma sono decisamente meglio. E se cantassi il disco di un altro non se ne accorgerebbero. Sanremo lo vedo da casa: non ci vado neppure come ospite. Ve lo direi se ci andassi, è una cosa bella mica un’appendicite”.
Voi cosa ne pensate?