Gigi Proietti è il protagonista della miniserie di Rai1 L’ultimo Papa Re, in onda lunedì 8 e martedì 9 aprile. La regia è affidata a Luca Manfredi, figlio del grande Nino che nel ’77 portò al successo la pellicola di Luigi Magni “In nome del Papa Re” (3 David di Donatello come miglior film, miglior produttore, migliore attore protagonista), cui la fiction è liberamente ispirata. La miniserie racconta la Roma di Pio IX, ultimo sovrano dello Stato Pontificio, quello che verrà ricordato, appunto, come l’ultimo Papa Re. Roma è una città sorniona e sonnolenta che comincia ad essere agitata dai fermenti patriottici che pervadono l’Italia intera, ma ancora troppo soffocata dallo strapotere dell’aristocrazia romana e del clero che continuano a fare il bello e il cattivo tempo. “Era un periodo storico di grandi cambiamenti, un po’ come quello che viviamo oggi. Magari il nostro non è così epocale ma di certo l’elezione di papa Francesco dà il segno di un cambiamento importante” spiega Proietti, che nella fiction interpreta Monsignor Colombo, uomo corretto e di vedute liberali, ma pur sempre temutissimo reggente della polizia papalina, che si trova ad indagare su un attentato dinamitardo che scuote prima la città e sovverte, poi, le sue stesse certezze. Romeo Colombo da Priverno scopre non solo di avere, lui cardinale, un figlio di cui ignorava l’esistenza, frutto di una fugace relazione avuta in gioventù con una nobildonna romana, ma di essere, per di più, il padre di un patriota “bombarolo”.
Nel cast della fiction, Sandra Ceccarelli nei panni della Contessa Flaminia Ricci, Arnaldo Ninchi nel ruolo di Papa Pio IX e Lino Toffolo in quello di Serafino, il tenero perpetuo di Monsignor Colombo. Girata nei mesi di maggio e giugno dello scorso anno tra Roma, Frascati, Nepi, Rota e e Belgrado, dove è stato ricostruito il quartiere di Trastevere della Roma del 1870, la miniserie è una coproduzione Rai Fiction – Dauphine Film Company, prodotto da Roberta Manfredi e Alberto Simone. Per le riprese sono stati utilizzati oltre 500 costumi dell’epoca (tra repertorio e costumi opportunamente realizzati). Le musiche sono state realizzate da Nicola Piovani: la registrazione della colonna musicale è avvenuta all’Auditorium Parco della Musica a Roma. All’interno della colonna musicale è presente la serenata “L’albergo della stella”, interpretata da Tosca, i cui versi si rifanno ad un sonetto di Giuseppe Gioacchino Belli. (fonte Ufficio Stampa Rai)