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Ginecologa di Ivrea truffa l’Asl per 100mila euro

Creato il 21 ottobre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ginecologa di Ivrea denunciata dalla Finanza per truffa e peculato. Lavorava in due studi, uno sconosciuto al fisco, intascando dai pazienti le somme dovute all’Asl per un totale di 100mila euro.

Dovrà rispondere di peculato continuato e di truffa aggravata e continuata la ginecologa dell’Asl To4 che è stata denunciata dalla Guardia di Finanza di Ivrea. La dottoressa,  in servizio in un ospedale del Canavese, ha percepito per anni le indennità previste dalla libera professione intramoenia lavorando in due studi privati, uno dei quali totalmente sconosciuti al fisco. Oltre a quello di Ivrea, dove era autorizzata ad esercitare la propria attività solo per due giorni a settimana e in determinate fasce orarie, la donna effettuava visite mediche anche in uno “studio fantasma” a Cuorgné, sempre nel Canavese, fuori dai giorni e dagli orari previsti dal contratto stipulato con l’Asl di appartenenza. Il danno causato alla sanità pubblica si aggirerebbe sui 100mila euro, ovvero il totale delle quote che sarebbero state da versare all’Azienda Sanitaria Locale, ma che la donna ha incassato per anni dalle pazienti. L’indagine, coordinata dalla Procura di Ivrea e condotta dalla Guardia di Finanza, è iniziata nel maggio scorso. La ginecologa, della quale inquirenti e investigatori non divulgano il nome per le indagini ancora in corso, è stata segnalata anche alla Corte dei conti.

Immediata la reazione di Antonio Saitta, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, che commenta così la notizia:

“ La Direzione generale dell’Asl TO4 ha comunicato all’assessorato di aver immediatamente promosso il procedimento disciplinare. Fermo restando che attendiamo l’esito delle indagini, è evidente che se le accuse fossero dimostrate, si tratterebbe di un fatto grave e da stigmatizzare con fermezza. Bene ha fatto l’Azienda ad acquisire gli atti e ad avviare con celerità le verifiche del caso. Non possiamo permetterci che questi comportamenti fortemente disdicevoli si verifichino, provocando danni all’erario ed anche per la reputazione del sistema sanitario regionale ”

S.C.

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