Ginevra 2 coi ribelli ucraini

mag 7, 2014    Scritto da Stefano Boscolo    Attualità, Rivoluzione ucraina 0

Ginevra 2 coi ribelli ucraini

Se qualcuno pensava che la Conferenza di Ginevra coi suoi intenti fosse naufragata, dovrà aggiornare i propri pronostici. Il governo di Mosca, infatti, ha affermato da poco che gli sviluppi della conferenza ginevrina son tutt’altro che compromessi. Ritiene, tuttavia, che sia possibile intendere una Ginevra 2 solo e soltanto con la partecipazione attiva «dell’opposizione al regime di Kiev». La compagine filorussa dovrà dunque, secondo lo stesso Putin, ottenere una propria rappresentanza. Gli scontri e le tensioni attualmente in atto a Kiev e nell’Ucraina dell’Est,» avrebbe detto il Cremlino, «non possono rimanere inascoltati». Dopo la battaglia che ha incendiato Donetsk nell’ultimo fine-settimana e il sequestro degli osservatori Osce, l’Ucraina è divenuta una polveriera pronta ad esplodere. Per Ginevra 2 il Cremlino ha dunque parlato di voler dar voce agli insorti delle regioni sud-orientali, che ormai sono divenuti i reali protagonisti del conflitto ucraino. Questo è almeno quanto ha sostenuto lo stesso ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, al termine del Consiglio d’Europa. Mentre sul fronte delle elezioni del 25 maggio, sempre il ministro degli Esteri avrebbe mostrato un certo scetticismo. Ha così voluto spiegare come l’attuale Ucraina, con tutta la sua situazione politica incandescente, non sia affatto l’Afghanistan, dove, nonostante la guerra, si è finiti al voto. Intorno all’Ucraina di oggi ruoterebbero interessi ben maggiori a livello internazionale.