Ginseng: una pianta perenne
Il termine ginseng deriva dal cinese "Jen - Shen" e significa "pianta dell'uomo", infatti ha delle radici che ricordano la sagoma di un uomo oppure di un bambino. Chiamata anche Panax, questo termine deriva dal greco Panakos, il cui significato è panacea. Questi significati evidenziano le sue innumerevoli virtù, infatti è considerata, da alcuni, una pianta miracolosa. Il ginseng appartiene alla famiglia delle Araliaceae ed è una pianta perenne con crescita lenta. Aspetto fondamentale a cui bisogna prestare molta attenzione è la temperatura: se quest'ultima è superiore ai 30° o inferiore allo 0 la pianta rischia di morire. La temperatura ideale è fra i 16° e i 18°C. La piantagione del ginseng deve avvenire in un terreno argilloso - sabbioso ed è preferibile iniziare la coltivazione dalla radice anziché dal seme. Per favorire la crescita di questa pianta si consiglia di tenerla il più possibile all'ombra e di mantenere il terreno abbastanza umido. La germogliazione inizia in primavera, mentre nel periodo autunnale lo stelo e le foglie iniziano a cadere.
Le proprietà della pianta di ginseng
I pincipali componenti attivi del ginseng sono i ginsenosidi, la cui qualità e quantità dipendono dalla parte della pianta a cui si fa riferimento, dalle caratteristiche ambientali e dalle modalità di estrazione. Il ginseng è una pianta adattogena, ovvero è in grado di stimolare l'organismo a reagire positivamente a situazioni di stress, agendo in maniera attiva sul fisico e sulla mente.Nel 2002 l'Università di medicina della Southern Illinois ha constatato che il ginseng è in grado di aumentare la libido e migliorare le prestazioni sessuali degli animali da laboratorio. Questo effetto sembra essere dovuto ad un'interazione degli elementi del ginseng con il sistema nervoso centrale e i tessuti gonadici. I ginsenosidi, contenuti nella radice, svolgono un'attività estrogenosimile, ovvero aiutano a contrastare l'impotenza nell'uomo. Nel 2012, inoltre, l'American Society of Clinical Oncology ha utilizzato il ginseng su dei pazienti affetti da tumore, rilevando una notevole riduzione della debilitazione fisica e psichica causata dalla malattia.
In quali ambiti si utilizza il ginseng
La forma di utilizzo più conosciuta del ginseng è il caffè, molto apprezzato per la sua efficacia come bevanda energetica e per la sua funzione antiossidante, senza avere gli effetti nervosi causati dal caffè tradizionale. Il ginseng sembra avere numerosi effetti benefici sul sistema nervoso, riuscendo a rilassare la mente e il corpo, dando una sensazione di benessere e armonia a tutto l'organismo. È in grado, inoltre, di stimolare la fase di digestione e la circolazione dei vasi sanguigni. Può essere usato come forma di prevenzione nei confronti di batteri e agenti virali, riducendo la predisposizione a molte malattie. È un ottimo rimedio in situazioni di affaticamento, stress, scarsa concentrazione, convalescenza e sport in cui occorre avere molta resistenza. Il ginseng, infatti, è in grado di far recuperare le forze, stimolare l'attività mnemonica e la capacità di attenzione. Attualmente è utilizzata anche in geriatria, al fine di rallentare il processo di invecchiamento e migliorare le capacità cognitive.
Effetti collaterali del ginseng
Anche il ginseng può avere, se usato in maniera eccessiva e prolungata, degli effetti collaterali. Tra i possibili effetti indesiderati si possono annoverare: insonnia, mal di testa, dolori addominali, diarrea, vomito, nervosismo e diminuzione della concentrazione. Per quanto riguarda le donne è ottimo per contrastare i sintomi della menopausa, ma può provocare perdite vaginali, dolore al seno ed è sconsigliato in caso di gravidanza ed allattamento. È sconsigliato assumere ginseng in concomitanza con farmaci antidepressivi, anticoagulanti e antinfiammatori. Inoltre si dovrebbe evitare l'utilizzo di questa sostanza in caso di diabete o problemi di pressione alta o bassa. Tuttavia, è opportuno sottolineare che gli effetti indesiderati causati dall'assunzione di ginseng non sono paragonabili a quelli causati dai farmaci, l'importante è non abusare.