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“Giochi d’ombra” – Charlotte Link

Creato il 23 maggio 2014 da Temperamente

Giochi d ombra_Sovra.inddUn vialetto fiancheggiato da una cancellata dietro la quale si intravede la sagoma di un edificio imponente avvolto dalla nebbia, il tutto immerso nella luce livida di un giorno di cupa foschia.

Certamente non si giudica un libro dalla copertina, ma è pur vero che le immagini stampate lì in bella vista sono il biglietto da visita di un qualsiasi prodotto letterario; e nel caso di “Giochi d’ombra”, thriller psicologico della scrittrice tedesca Charlotte Link, promettono atmosfere lugubri e sinistre quanto basta, corredate dall’accattivante premessa incisa in alto a sinistra: “Cinque amici. Un’occasione per rivedersi. Un’opportunità per vendicarsi”.

Insomma, il più classico dei gialli, con una riunione di vecchi amici custodi di segreti inconfessabili e animati dal desiderio di vendetta nei confronti del loro ospite, David Bellino, giovane inglese che ha appena ereditato un patrimonio milionario (miliardario, probabilmente) e un impero industriale in quel di New York, dove la vicenda è ambientata; teatro dell’omicidio, un lussuosissimo attico di proprietà della ricca vittima.

Ma che n’è stato, allora, di quel vialetto isolato appena illuminato dai raggi di un sole nascosto?
La risposta ci è data dal modo in cui il romanzo stesso viene strutturato dall’autrice. La morte violenta di Bellino, infatti, altro non è che un pretesto, sviluppato e consumato nel giro di poche pagine, per ripercorrere a ritroso, sullo sfondo di una Londra nebbiosa e diffidente, le vite dei quattro amici di cui la copertina ci aveva anticipato l’esistenza; a questi, si unisce il racconto delle vicissitudini di una quinta persona, la compagna del morto.

La quasi totalità del romanzo, insomma, è dedicata a scandagliare le vite psicologiche e concrete di cinque individui, totalmente diversi l’uno dall’altro, immortalati nei momenti decisivi dei propri percorsi di vita; una sorta di romanzo di formazione moltiplicato per cinque che non risparmia dettagli crudi e introspezioni precise e meticolose. Si intuisce la presenza di una mano esperta nel tracciare la parabola di queste vite, tutte accomunate dal fatto di essersi fatalmente incrociate con quella di David Bellino, il defunto; e “fatalità”, in effetti, è la parola chiave per leggere questo thriller, anche se, capitolo dopo capitolo, si ha la sensazione che l’autrice ne abbia abusato un po’, intrecciando destini e (prevedibili) sviluppi con un unico, troppo lungo filo.

Senza svelare dettagli importanti della trama, si dirà solo che il flashback incrociato di dieci anni di vite vissute male è il vero fulcro del thriller, a scapito delle indagini per la ricerca dell’assassino, di un personaggio, quello dell’investigatore, stereotipato e piatto, e di un finale che lascia con l’amaro in bocca.

Poco thriller e molto psicologico, l’ultima fatica di Charlotte Link, in sostanza, non riesce a lasciare il segno; senza voler tirare in ballo le opere precedenti della scrittrice tedesca, che nel mondo ha venduto quindici milioni di copie, il giudizio per questo thriller è: astenersi palati fini.

Mariachiara Eredia

Charlotte Link, Giochi d’ombra, Corbaccio 2014, 445 pp, 18,60 euro.


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