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Giochi Olimpici e Ramadan

Creato il 18 luglio 2012 da Paolo

Giochi Olimpici e RamadanI Giochi Olimpici di Londra arriveranno a giorni. Contrariamente ad altre nazioni, i rappresentanti dei paesi musulmani avranno problemi che non saranno quelli di arrivare sul podio, o stabilire un record. Se per tanti atleti le Olimpiadi coincidono con il periodo luglio-agosto, per altri concidono con il Ramadan con tutto quello che comporta in termini di privazioni ed è riconosciuto il fatto che digiuno non si sposa con buone prestazioni;   non bisogna certamente essere medico o dietologo per decretarlo. Scientificamente, un corpo non idratato o poco alimentato, che sostiene sforzi importanti, si stressa nel giro di 40 mn; in più il rendimento sportivo è debole e la performance impossibile oltre al rischio di ipoglicemia o di perdita dei sensi. A qualche giorno dall’inizio delle Olimpiadi di Londra, è tempo che il Consiglio degli Oulema dia un avviso per non parlare di fatwa, termine divenuto ridicolo grazie ad una pletora di mufti improvvisati. Il Consiglio degli Oulema deve giocare d’anticipo per tranciare ogni sorta di interpretazione prima che questi pseudo-mufti richiamino l’attenzione nella loro triste maniera di proporsi. Ricordo che il Raja di Casablanca disputò nel 1999 la finale della Coppa dei Clubs contro l’Espérance di Tunisi in pieno Ramadan e i dirigenti dell’epoca ebbero l’idea di sollecitare un certo Zemzmi che non esitò a dispensare i giocatori dal digiuno. In Egitto, pare siano ispirati in questo senso e il mufti ufficiale della repubblica ha già autorizzato gli sportivi egiziani che saranno presenti a Londra a non osservare il digiuno, perchè “saranno in viaggio”. “Chiunque sarà malato o in viaggio dovrà digiunare per lo stesso numero di altri giorni. Allah desidera facilitarvi (…)”  dichiara espressamente la Sourate Al Baqara.

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