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Gioia Tauro, arrivano le armi siriane

Creato il 01 luglio 2014 da Makinsud

Dopo tante polemiche, proteste e fiumi di parole, il porto di Gioia Tauro si prepara ad accogliere l’arrivo delle armi siriane che viaggeranno a bordo della nave  danese Ark futura prima di terminare la loro corsa a bordo della Cape Ray, nave americana che le condurrà alla distruzione e allo smaltimento attraverso idrolisi. A bordo della “Cape Ray” equipaggiata con due “field deployable hydrolysis systems” viaggeranno 35 marines e 64 esperti chimici dell’Army’s Edgewood Chemical Biological Center pronti a dare il via alle operazioni di trasbordo che avranno una durata di circa 48 ore. Le due navi verranno attraccate in un tratto di banchina vicino al bacino di evoluzione sud del porto ed i container che contengono 570 tonnellate di agenti chimici di priorità 1 verranno trasbordati da una trentina di portuali dipendenti della Mct  adoperando l’apposita tecnica “Roll On – Roll Off (Ro-Ro)” di movimentazione orizzontale.

armi siriane

Quando inizierà la fase di trasbordo vera e propria all’interno del porto di Gioia Tauro, per ogni container trasbordato dovrà essere attuata la procedura di segnalazione alla sala operativa presso la Prefettura di Reggio Calabria sotto il coordinamento del Prefetto Sammartino che vigilerà sull’intera operazione e con lo specifico compito di accertarsi della tipologia di sostanze chimiche contenute all’interno. Ovviamente, è stato necessario premunirsi per far fronte ad eventuali incidenti o imprevisti. Per questo motivo, lungo il tratto di banchina dove si svolgeranno le operazioni verranno istallate delle barriere e delle zone assorbenti per fronteggiare perdite di sostanze chimiche sul terreno.

Per motivi di sicurezza, per un’area di circa un chilometro e mezzo del porto di Gioia Tauro verrà previsto il totale isolamento al fine di evitare che soggetti esterni possano avvicinarsi al luogo di svolgimento della delicatissima operazione: a tal proposito, l’isolamento dell’area del porto sarà garantita da un corposo spiegamento di forze di Polizia, Carabinieri e agenti di Polizia Locale e provinciale. Inoltre, sono stati previsti una decina di blocchi per il traffico veicolare di tutte le strade di accesso all’area intorno al porto e, dunque, nessuno potrà accedervi senza specifiche autorizzazioni. Misure di sicurezza anche per quanto riguarda il lato mare, dove lo scalo di Gioia Tauro verrà presidiato da mezzi della Marina Militare e anche da gruppi di subacquei che vigileranno per tutta la durata dell’operazione.


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