Francesco Cerisola
Gionata Mirai e una chitarra acustica 12 corde, un'unica traccia di 24 minuti e mezzo, 5 differenti movimenti, atmosfere plumbee e preoccupate: Allusioni.
Allusioni è il disco solista di Gionata Mirai che, messi da parte (temporaneamente) Teatro Degli Orrori e Super Elastic Bubble Plastic, si mette a nudo grazie ad una chitarra acustica 12 corde, alla tecnica del fingerpicking, ad un'unica traccia da 24 minuti e mezzo e alla dichiarazione presente sulla copertina del disco:
“Credo che entro un margine di tempo relativamente breve ci troveremo a dover fronteggiare un momento in cui sarà necessario e obbligatorio compiere una scelta che avrà a che fare con i reali motivi per cui ci troviamo al punto in cui ci troviamo e con le conseguenze delle strade che intraprenderemo. Anche l’immobilità sarà scegliere, come pure il silenzio. E puoi anche distrarti o chiudere gli occhi, che il gioco si compie comunque. Forse vale la pena esserci, anche solo per vedere come va a finire.”
Letto il Mirai-pensiero non resta che partire con l'ascolto: un'avventura intensa, fatta di note scure e rapide (vengono alla mente gli italiani I Treni All'Alba), in cui non ci sono attimi di respiro, ma solo ansia e angoscia, pochi attimi di sereno e un'onnipresente atmosfera plumbea (come se il mondo intero stesse per essere inghiottito).
Gionata Mirai incide 24 minuti di inquietudine ispirandosi ai fatti del 13 marzo 2011 (terremoto+tsunami+esplosione centrale nucleare a Fukushima, Giappone). Un disco intenso e personale, decisamente fuori dagli schemi. Ascoltarlo è certamente un'esperienza interessante, passare oltre (per questa volta) non è peccato.
TRACKLIST:
Unica traccia suddivisa in:
01. Allusioni #1
02. Allusioni #2
03. Allusioni #3
04. Allusioni #4
05. Allusioni #5