di Francesco Filini
A distinguersi dall’indistinta melassa “politican-te-levisiva” ha provato il movimento politico di Giorgia Meloni e Guido Crosetto, raccontanto nella kermesse un’idea diversa di Europa (quella dei popoli, non quella delle banche) e fissando una serie di paletti su valori imprescindibili (difesa della vita, per la famiglia tradizionale, difesa dell’orgoglio e dell’identità nazionale).
Un lavoro, quello dell’europarlamentare Marco Scurria, che ha permesso la produzione di atti giuridici (le risposte alle interrogazioni) incontrovertibili, che sgombrano il campo da qualsiasi teoria o controteoria, da qualsiasi dubbio: il sistema bancario europeo si è indebitamente appropriato della moneta e ce lo presta ad interesse.
Durtante gli interventi la questione era stata
Tutti temi che non vengono mai apertamente affrontati da Beppe Grillo, anzi, lo stesso comico ha di recente criticato apertamente la politica del leader ungherese Viktor Orban (appartenente al PPE, ndr) perché si è permesso di nazionalizzare la Banca Centrale ungherese, certificando come il Movimento 5 Stelle sia l’ennesimo false flag per la riscossa dei popoli contro l’aggressione finanziaria, anzi sia il velato e fedele cane da guardia di un certo sistema. Con buona pace di quei giovani in gamba come Carlo Sibilia che si sgolano per affermare delle sacrosante verità.
E’ ora che anche l’Italia nasca una forza in grado di contrastare il dominio finanziario, speriamo che la kermesse Officina per l’Italia sia solo l’inizio.
Twitter @francescofilini