Stamani un formidabile Giorgio Delle Donne sull’Alto Adige. Commentava il colpaccio della Svp ai danni del povero Bondi. Dopo alcune righe di sobria e anche condivisibile analisi, a un certo punto s’è trovato davanti al solito bivio. Avrebbe potuto scrivere che rinunciare ai simboli fascisti, dopo tutto, potrebbe rivelarsi una cosa vantaggiosa per tutti. Ha invece preferito franare dentro ai soliti luoghi comuni sugli italiani più buoni dei tedeschi, sul fascismo non così male come il nazismo e sul regime totalitario che strangola la provincia di Bolzano.