Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso

Creato il 24 novembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

“Il vero realismo consiste nel rappresentare le cose sorprendenti nascoste sotto il velo dell’abitudine e che non sappiamo più vedere. Il nostro nome non ha più forma umana. Ma a volte succede che la voce di un fattorino che in un corridoio d’albergo scandisce il nostro nome, la richiesta di una cassiera, le risa di un gruppo di scolari che se ne fanno beffe in classe, strappino il velo e scoprano nuovamente questo nome, staccato da noi, solitario e singolare come un oggetto sconosciuto” (Jean Cocteau)

Oggetti e materie che si fondono con sogni e visioni, il sorprendente che si rivela nel quotidiano, l’abitudine che viene smascherata: Giorgio de Chirico è uno “spaesaggista”.
Alla Reggia di Monza – Serrone della Villa Reale – dal 27 Settembre al 1 Febbraio 2015 va in scena “Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso”, evento organizzato da ViDi in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, promosso dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in collaborazione con il Comune. La mostra, con 31 opere in esposizione, parte da uno spunto ben preciso, un acquerello del 1972, “Tutti e l’oggetto misterioso” (immagine 1). L’artista, alla fine della sua carriera, continua a riflettere in maniera decisa su quei mondi che ha tanto indagato e interrogato. Cos’è l’oggetto in primo piano che sembra posto su di un palcoscenico? Chi sono quelle figure in nero senza volto? Entità misteriose, impenetrabili. Ma d’un tratto un lampo! De Chirico non dipinge soltanto un oggetto colorato (forse una metafora dell’arte), ma dipinge anche la sua ombra. Come Jean Cocteau ha scritto, il Maestro metafisico “dona all’oggetto il valore della divinità”, ma questa divinità non si colloca al di fuori del mondo, è tra di noi, nascosta fra le pieghe dei nostri pensieri più reconditi, sommersa ma rappresentata dall’artista, essa ha un’ombra! Il filo rosso che lega i lavori in mostra è proprio quello legato agli oggetti misteriosi, un nuovo punto di vista che coinvolge opere che vanno dagli anni Quaranta agli anni Settanta.
L’esposizione curata da Victoria Noel-Johnson con la collaborazione di Simona Bartolena ha un taglio didattico informativo che non scade nella pedanteria, tuttavia qualche aspetto dell’allestimento risulta trascurato: il video introduttivo risulta avere un volume troppo basso e la stanza in cui è proiettato non è completamente isolata dalla luce. Sempre il sonoro del video ha il compito di accompagnare lo spettatore lungo l’intera visita, ma dopo qualche minuto rischia di risultare fastidioso.

Orari: dal lunedì al giovedì: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 19.00; Venerdì: 10.30 – 13.00 / 14.00 – 22.30; sabato e domenica 10.00 – 20.00
Prezzi: intero: 10,00 euro; Convenzionato: 9,00 euro (possessori della Carta più Feltrinelli, possessori Carta multipiù Feltrinelli, dipendenti Librerie Feltrinelli, soci Touring Club Italiano); ridotto: 8,00 euro (ragazzi under 18, over 65, gruppi, dipendenti del consorzio di Villa Reale, dipendenti Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dipendenti del Comune di Milano, dipendenti del Comune di Monza); scuole: 5,00 euro; gratuito: bambini sotto i 6 anni, disabili e accompagnatori, giornalisti con tesserino valido.
Audioguida: 5,00 euro
Ogni venerdì alle ore 20.30 visita guidata gratuita; ogni domenica alle ore 15.00 attività gratuite per le famiglie.

di Vincenzo Di Rosa

Tags:arte,de chirico,monza

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