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Giorgio Morandi

Creato il 19 marzo 2014 da Artesplorando @artesplorando

Giorgio Morandi

Giorgio Morandi, natura morta

Un altro padre dell'arte contemporanea. E' uno degli artisti più riconoscibili e al tempo stesso più enigmatici del Novecento. Cresciuto all'Accademia di belle arti di Bologna, passato silenziosamente attraverso i movimenti italiani che hanno fatto storia, appena impercettibilmente nel futurismo, più vigoroso nella metafisica, e defilato nei Valori Plastici e Novecento."Per me non vi è nulla di astratto: per altro ritengo che non si via nulla di più surreale, e di più astratto del reale". Apparentemente "astratta" fu la vita di Giorgio Morandi (1890-1964) tutta racchiusa nel silenzio del suo studio di via Fondazza. Rare le sortite dalla sua Bologna; negli ultimi periodi della sua vita il Maestro evitava persino le passeggiate in centro. Se ne ricorda un unico viaggio all'estero fatto in età avanzata, nel '56 a Zurigo in "pellegrinaggio" all'antologica dell'amato Cézanne. Quella di Morandi è stata una vita spesa alla ricerca forsennata e costante di una classica armonia della forma, inserita in uno spazio immoto, valorizzata da una luce radente. E' stata un'arte, quella del pittore bolognese, declinata attraverso oggetti sospesi nel vuoto, immateriali, sorprendenti: entità astratte sempre uguali a se stesse che si fanno vita in virtù dell'azione creatrice del pittore, capace di renderle sempre diverse perché sempre diverso è il suo momento spirituale. Nature morte, fiori, paesaggi, che tolgono il posto alla figura umana e consentono all'autore di cogliere l'essenza del reale, esprimendo una visione ora calma e ordinata, ora inquieta e persino drammatica. La grandezza di Morandi sta nell'aver sempre pensato in piccolo, mai in grande, trasformando il suo universo domestico in una galassia universale.Dopo Morandi, la natura morta diventa un teatro di sfoghi, smanie, nevrosi, dissertazioni emotive, divertissement. Semplicemente fondamentale.

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