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Giorgio Riboldi: “NOI NON PIANGIAMO LA scomparsa di g.Andreotti”

Creato il 06 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Tocca assistere anche alla beatificazione mediatica, prevedibile, del fu divo Giulio, benedetto anche da D’Alema come protagonista storico “discusso” ma comunque grande. Massimo Franco su Skytg24 gli ha dedicato un elogio funebre che spiega bene perché la libertà di stampa in Italia è tanto in difficoltà. Eppure quando un uomo è condannato dalla Cassazione italiana, che non pare l’Inquisizione, anche se salvato dalla prescrizione non dovrebbe passare per un fenomeno o per un simpatico angelo o diavoletto burlone. Se questi sono i nostri statisti noi non siamo cittadini, oppure andrebbe ammesso serenamente che le istituzioni sono ostili ai cittadini. Andreotti, uno statista senza princìpi, un modello negativo e violento.

Uomo di destra, legato sempre a doppio filo coi servizi segreti, in parecchie occasioni con quelli deviati. La magistratura ha dimostrato che questo personaggio è stato ufficialmente legato alla mafia fino al 1980 ( e dopo? non ci sono prove?!!). Ha guidato come presidente del consiglio 7 governi democristiani a volte alleati con altri partiti moderati e reazionari come il pli, pri, psdi e psi. Tutti i suoi governi sono stati caratterizzati da un radicale spirito anti-comunista e da una propensione repressiva contro la classe lavoratrice. Ebbe sempre forti legami col vaticano. La sua prima elezione nel 1946 fu avallata e sostenuta dal papa reazionario pio XII. Dopo la scomparsa di Aldo Moro ( 1978), di cui era acerrimo e ambiguo nemico ( infatti sono ancora tutte da rivelare le sue omissioni sulla scomparsa di Moro) si fece ipocritamente sostenitore del governo di “larghe intese” col PCI ( Partito Comunista Italiano ) per garantire la sua continuità di potere e quella della Democrazia Cristiana ( c’è un’analogia col governo Letta di oggi? alla storia l’ardua sentenza). Certamente una differenza oggi c’è: la mediocrità e la volgarità di uno dei protagonisti di oggi: Silvio Berlusconi, pluri-indagato. Come diceva un noto personaggio storico :” ci sono morti che hanno il peso di una piuma e altre che pesano come un macigno”. Ecco, Andreotti è come una piuma che cade. La sua mancanza non si sentirà.

Giorgio Riboldi

Su La Testa – L’altra Lombardia

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