C’era una volta quando noi vecchi cronisti di nera frequentavamo ogni giorno questure e comandi dei carabinieri alla ricerca di notizie. Lo strumento principe della comunicazione era il mattinale, un foglio dattiloscritto in molteplici copie con le notizie sulle operazioni e sugli arresti. Una velina, perché si usava la carta carbone e, per avvolgere tanti fogli nel rullo della macchina per scrivere, la carta velina era indispensabile. Fogli spesso illeggibili, se ti arrivava l’ultimo della serie, se il nastro di inchiostro non era stato sostituito di recente, se la carta carbone era stata molto usata. Altri tempi , altro modo di fare il mestiere, consumando i tacchi, entrando in confidenza con gli investigatori. Oggi i cronisti stanno al desk e il mattinale arriva via internet. La Polizia di Stato ha inaugurato “I fatti del giorno”, il mattinale digitale.
Si clicca sulla città interessata e si sceglie la notizia da pubblicare. In genere si tratta di brevi, quelle notiziette minori che però, nella comunità cittadina, hanno peso e suscitano la curiosità dei lettori. Puoi sapere che “A Busto Arsizio sono stati denunciati due italiani due stranieri per lavoro irregolare”, oppure che a Perugia c’è stata “Rapina ad uno studente. Subito fermati tre cittadini stranieri”.
Per le notizie vere, quella da prima pagina, si deve ancora scarpinare…