Magazine Politica Internazionale

Giornalista arrestato dai servizi afghani

Creato il 07 maggio 2012 da Kashgt
GIORNALISTA ARRESTATO DAI SERVIZI AFGHANI

FOTO ARCHIVIO – AFGHANISTAN CAMERA OSCURA

KABUL, 6 maggio 2012

I servizi di sicurezza afghani NSD (National Security Directorate) hanno arrestato Abdul Wahid Hakimi, il responsabile dell’Agenzia Stampa Iraniana Fars News Agency, con l’accusa di spionaggio e trasferito in una località sconosciuta.

Secondo Khaama Press, quotidiano afghano,  Fars News Agency (e chi ci lavora)  è sospettata di avere legami con le Forze Rivoluzionarie Iraniane e che Ufficiali dell’Intelligence afghano avevano già annuncito che la sede a Kabul non aveva la licenza per svolgere attività giornalistiche.

OCCORRE RICORDARE CHE: Il 12 giugno 2006 i rappresentanti dei principali organi d’Informazione vennero convocati d’urgenza negli  uffici del National Security Directorate (NSD – l’Intelligence Afghano) dove ricevettero una comunicazione ufficiale riguardo alle nuove direttive imposte a tutti  coloro che lavorano nei Media.  Una settimana dopo i giornalisti (afghani) ricevettero nei loro uffici e nelle loro abitazioni  la stessa comunicazione, con la differenza  il documento non era più  firmato dal dirigente del NSD, Amrullah Saleh,  ma evidenzia solo una nota a conclusione: Non si autorizza a copiare, pubblicare, distribuire questo documento. Questa è la traduzione (letterale) dei 24 Ordini imposti nel comunicato:

ISLAMIC REPUBLIC OF AFGHANISTAN

   I mezzi di Informazione Pubblica hanno un ruolo rilevante nel creare ponti di comunicazione tra il Popolo e il Governo. Nonostante la Stampa abbia già le  sue Regole a cui far riferimento,  nelle circostanze attuali, è importante che i Media devono vietare o limitare la trasmissione di quei servizi che demoralizzano l’opinione pubblica,  provocano problemi di sicurezza e sono contro l’interesse nazionale.

I seguenti punti devono essere vietati o limitati:

-   Pubblicazione e trasmissione di dichiarazioni provocatorie rilasciate da organizzazioni armate e da gruppi terroristici.

-   Trasmissione e pubblicazione di servizi che causano inasprimento a danno dell’unità Nazionale o che siano contro la pace nell’intero Paese, e quei servizi che provocano intolleranza  di linguaggio, religione, etnia e discriminazione sociale.

-   Interviste, riprese video o fotografiche a noti comandanti di gruppi terroristici che hanno partecipato a conflitti armati contro il Governo; trasmissione o pubblicazione di quei servizi che sono stati preparati per favoreggiare e sostenere il morale del nemico della pace e della sicurezza.

-   Le informazioni su attività terroristiche non devono essere usate come storie principali nei notiziari.

-   I servizi che demoralizzano la gente e causano diverbi tra loro, e le pubblicazioni e trasmissioni di gossip e voci di strada che sono contro la sicurezza e il benessere della società.

-   Trasmissione e pubblicazione di ordinanze religiose dei terroristi e nemici che sono contro la tranquillità della popolazione.

-   Propaganda negativa, interviste e servizi che sono provocatori o diffamatori  e che sono contro la presenza (in Afghanistan) delle Forze di Coalizione Internazionale e ISAF.

-   Trasmissione e pubblicazione dell’opinione espressa dai nemici del popolo che possa far intendere che  la Repubblica Islamica dell’Afghanistan non è Islamica, o che combattere il terrorismo significhi combattere l’Islam.

-   Quei servizi che cercano di dimostrare che lo spirito combattivo delle Forze Armate dell’Afghanistan  è debole.

-   Trasmissione e pubblicazione di articoli provocatori che sono contro i Mujahideen  e che chiamano questi ultimi come “Signori della Guerra”, e quegli articoli che definiscono i dirigenti statali come “Occidentalizzati” e tutti quegli altri articoli di simile oggetto che creano divisione e conflitto.

-   Trasmissione di servizi, soggetti, articoli e discussioni che possano mettere in pericolo l’indipendenza territoriale, la sovranità nazionale e territoriale dello Stato.

-   Evitare o astenersi nell’esagerare sugli incidenti e atti terroristici.

-   Servizi relativi a proteste e violenze che sono provocatori non dovrebbero essere pubblicati e la violenza dovrebbe essere condannata.

-   Trasmettere e pubblicare programmi  e altro che sono contro la moralità, la religione e tradizioni, che provocano la gente e causano problemi di sicurezza.

-   L’uso di titoli rispettosi come guerriero, resistenza, peace-keepers ecc. non devono essere usati per descrivere i terroristi e gli  assassini.

-   Trasmissione e pubblicazione di interviste e servizi che sono inesatti, non documentati, accusatori e calunniosi e che sono diffamatori specialmente contro le  personalità importanti, e in conformità con l’articolo 2 provvedimento 33 della Legge della Stampa, sono proibiti.

-   Servizi in diretta di riunioni e cerimonie che rivelano notizie confidenziali del Governo e segreti militari che causano un deterioramento tra le relazioni degli Organi dello Stato e che potrebbero  intaccare il prestigio del Governo e del Parlamento.

-   Trasmissione e pubblicazione di quei servizi e interviste che sono contro la politica estera del Governo adottata verso i Paesi  confinanti, e quei servizi  che potrebbero porre il Governo in conflitto con i Paesi confinanti.

 

Nei seguenti casi, chiediamo la collaborazione dei Mass-Media.

-   Miglioramento nei metodi dei News, affermazioni e parole usate nelle notizie relative a incidenti delle Forze Armate.

-   Rivelare le vere facce dei terroristi e isolarli dalla gente.

-   Diffondere lo spirito di resistenza e di coraggio delle Forze Armate nella capitale e provincie, in particolare nelle zone di confine del Paese.

-   Rivelare la propaganda del nemico della pace e della sicurezza e adottare una politica di difesa contro questo tipo di propaganda.

-   Diffondere attraverso i Media i servizi relativi alle attività di terroristi che sono disumani, e che  svelano e rendono noto le loro attività criminali.

-   Rafforzare e migliorare le relazioni di cooperazione tra il pubblico, i  portavoce  e i Media.

Nell’osservare e nell’eseguire quanto suddetto, in conformità delle indicazioni dei leaders del Governo,  vogliamo la cooperazione di tutte le organizzazioni dei Media e del loro personale responsabile.

STOP

 

Pubblicato da Kash Gabriele Torsello, autore di Afghanistan CameraOscura


Filed under: Afghanistan CameraOscura, Guerra & Pace Tagged: Abdul Wahid Hakimi, accusa di spionaggio, Afghanistan, Afghanistan CameraOscura, corrispondente, Detenzione, Fars News Agency, Forze Rivoluzionarie Iraniane, Kabul, Kidnapping, Libertà di Stampa, National Security Directorate, Press Freedom, Sequestro, servizi di sicurezza afghani, Stampa

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :