l'articolo originale
Prima di tutto ringrazio Carlo R. per la segnalazione.
Mi piacciono alcuni aspetti della cultura orientale. Tipo l’accettare tutto senza prendersi troppo sul serio.
Il mitico esempio è il “Takeshi’s Castle”, quella trasmissione giapponese (da noi andata in onda anche come “Mai dire Banzai”) dove adulti, padri di famiglia e professionisti non rifiutano di sottoporsi a prove devastanti come essere trascinati di sedere sull’asfalto, farsi legare una caldaia accesa alla schiena o entrare in una vasca di pitoni, tutto questo per il premio in danaro naturalmente, ma anche per puro divertimento e comunque sempre con il sorriso sulle labbra.
Non so perchè, ma sono sicuro che se a un giornalista italiano fosse successa la stessa cosa capitata in questa notizia e fosse stato costretto ad andare in ospedale si parlerebbe di disgrazia sfiorata, si discuterebbe della prontezza dei soccorsi e l’associazione dei giornalisti “esprimerebbe la sua solidarietà” al povero speaker sottolineando i rischi del mestiere di giornalista che meritano di essere indennizzati attraverso l’accettazione del nuovo contratto di lavoro che tenga conto dell’attuale congiuntura.
In oriente tutto più facile: sostituta, due risate al TG alla notizia che tutto va bene e lei che è contenta per le due settimane di vacanza.
Dal TGCom del 22 Luglio 2010. A questo link.
TAIWAN - Sta facendo il giro del mondo grazie a YouTube la disavventura di una povera conduttrice di telegiornale di Taiwan, costretta suo malgrado a ingoiare una mosca durante la lettura delle notizie in diretta. L’insetto si è infatti posato sulla bocca della giornalista che, cercando di rimanere impassibile, e ha fatto finta di nulla fino quando l’insetto non le è entrato in bocca. Alla fine la poveretta si è sentita male ed è stata sostituita.
Fortunatamente per lei si è tratta solo di un piccolo crollo nervoso per la tensione accumulata. Sul finire del tg è apparsa in perfetta forma in collegamento dell’ospedale e anche ha trovato il modo di vedere il lato positivo della vicenda: il suo direttore le ha concesso qualche giorno di vacanza…
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COMMENTI (1)
Inviato il 02 agosto a 07:17
UNA MOSCA MORTA Perché una mosca morta non suscita alcun sentimento? Eppure è un essere nato, vissuto, ed' ora è morto! Ha imparato a muoversi, a volare, a cibarsi. Anch'essa avrà avuto i suoi intimi ed esterni sentimenti: la prima emozione nel vedere le cose, nell'assaporare l'aria, nel sentire i primi rumori. La sensazione nel primo volo diventato cosa abituale come il camminare perpendicolare su di un vetro di una finestra. Ha avuto i primi timori dalle ombre delle mani. Ha avuto l'ultima ossessione nel volare attorno ad una lampadina e sentirsi attratta dalla sua luce e sentirsi bruciare dal suo calore. Perché una mosca morta non suscita alcun sentimento? -Renzo Mazzetti- ( NaturAmica, antologia - Ibiskos - Empoli – 2005 )