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Giornalisti d’assalto

Creato il 04 gennaio 2011 da Albino

Guardate questo link apparso su repubblica.

L’articolista parla di un “maratoneta” che sbaglia strada e si deve accontentare del “gradino piu’ basso del podio”.

Bullshit.

In realta’ io ero di fronte alla tv a guardarmela quella “maratona”. Si tratta della corsa di capodanno delle universita’ di Tokyo, da Tokyo ad Hakone e ritorno, divisa in 10 sezioni con 10 corridori che staffettano, e ognuno fa meno di 42 km (ovviamente). Quindi non si tratta di maratoneti ma di studenti universitari, primo. L’arrivo tra parentesi e’ praticamente davanti a uno dei miei due uffici.

Secondo, non lottavano per la prima posizione ma per le posizioni dalla 8 alla 11. Era importante arrivare entro i primi 10 perche’ su 20 universita’ le prime 10 non devono fare le eliminatorie l’anno prossimo. Quindi il tipo che e’ arrivato terzo in realta’ e’ arrivato decimo, e in sostanza per lui non e’ cambiato nulla tra quella posizione e l’ottava. Certo, ha rischiato, e infatti era contentissimo una volta tagliato il traguardo. Che sia alla posizione 8 si vede nello score in sovraimpressione, come vedete i tempi dalla 1 alla 7 sono occupati. Ha vinto la Waseda quest’anno, tra parentesi. Peccato, io tifavo per la Toyo, la numero 2, che ha perso per soli 21 secondi il suo terzo titolo di fila.

Comunque. Questa notizia ce la dice lunga sui giornalisti italiani e su come si informano sulle notizie che danno. Ce la dice lunga sulle cazzate che leggiamo in rete, sulla conoscenza che ci facciamo e che non possiamo verificare.

Certo, non si chiede al giornalista di sapere il giapponese (anche se uno potrebbe anche guardarsi il video per bene e magari noterebbe che appena il “primo” taglia il traguardo in realta’ scrivono il tempo alla posizione numero 0tto), e chissa’ da dove ha preso l’articolo… ma sarebbe bello che i lettori potessero interagire non solo con degli stupidi commenti come si fa di solito ma magari dire la propria e correggere, magari con una mail. Mi e’ gia’ successo un paio di volte con TGCom, anni fa fecero alcuni articoli sbagliatissimi su fatti accaduti in Australia, confondendo Sydney con Brisbane (e tralasciamo il fatto che ‘ste cime di giornalisti avessero pure scritto Sidney con la i, vabbe’), confondendo squali con coccodrilli, e altre minchiate. Io ero li’ e sapevo cos’era successo perche’ l’avevo letto nelle news australiane e visto nei tg, e scrissi in un paio di occasioni a TGCom chiedendo di correggere gli articoli.

Cosa che ovviamente non e’ mai stata fatta (non parliamo poi di ricevere risposta), ragion per cui questa volta non ho intenzione di scrivere a  nessun cosiddetto “giornalista” per chiedere correzioni che tanto non otterro’. Mi limito piuttosto a correggerlo nel mio blog, in maniera un po’ grilliana se volete. Segnatevi il nome del giornalista: Pier Luigi Pisa. Uno che non controlla in maniera proprio certosina (se cosi’ posso dire senza intoppare in querele – ma vi assicuro, questo post e’ stato pluri e pluri e pluri autocensurato – rileggete il post e inserite offese a piacere dove vi pare, please) i video che posta. La prossima volta che vi capita un video postato da lui, prendetelo con le pinze, le molle, i guanti e tutto quello che ci va dietro.



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