Tanto
per chiarire. Per me un giornalista può candidarsi. È un cittadino
libero ed è suo diritto farlo. Quello che non accetto è che, una volta
finita la carriera politica, ritorni regolarmente al suo posto nella tv
pubblica o in giornali non di partito come se nulla fosse.
Avere una propria visione del mondo è una cosa, dichiararla apertamente
con tanto di tessera di partito e poi pretendere di risultare
minimamente obiettivo è un'altra. Questa è un'anomalia del
giornalismo italiano. E non dite che in altri paesi è lo stesso perché i
nostri numeri di questo fenomeno sono imbarazzanti e lo sapete.
Il nostro mestiere e l'attività politica sono divisi da un confine.
Spesso (troppo spesso) sottile, certo, ma c'è. Possiamo oltrepassarlo ma
non si può tornare indietro.