diciassette, giovedì pomeriggio, un signore di fronte a me parla con un amico:
“hai visto che bellissima aiuola di tulipani che è venuta all’incrocio?”
siccome è quasi un mese che i tulipani sventolano al sole, è quasi un mese che ogni giorno che ci passo resto a bocca aperta dalla meraviglia ed è un mese che penso:
“pochi metri di paradiso in mezzo al traffico e magari nessuno se ne accorgerà..”
per cui istintivamente sorrido al signore di fronte.
lui per tutta risposta prende fiato, sorride e mi dice:
“sai che io sono stato a casa tua?”
e un istante prima che io pensi di essere di fronte a un pazzo scatenato chiarisce:
“sono un amico di luciadue, sono stato a trovarla a dresda, ho visto la casa della giraffa, il kunsthof, il tram giallo, ho bevuto la radeberger, ho passeggiato per le vie della città!”
e io mi sono commossa un pochino.
gli ho chiesto di dirmi tutto, se gli era piaciuto, se la giraffa stava bene, se dresda era bella come l’avevo lasciata.
sì. tutto bene.
e poi siamo arrivati alla stazione, siamo scesi e io mi sono sentita in un mondo piccolo piccolo e tiepido.
alla stazione ho preso l’autobus.
sono arrivata a lucca, verso il tramonto e con HDC ci siamo avviati verso una libreria.
in mezzo a via fillungo mi sento chiamare:
“lucia!”
mi giro e vedo una bella donna, più grande di me, ma, almeno per la mia memoria, sconosciuta. passo in rassegna rapida le varie possibilità:
-è un’amica di mia madre? no.
-è una facente parte della moltitudine dei parenti? no.
-politica? no.
chi è questa bella signora che mi guarda e ride?
“sono jonuzza!”
non ci credo!
signore e signori, mesdames et messieurs, meine Damen und Herren, ladies and gentlemen…
Jonuzza!
in gita con la scuola, a lucca, che mi ferma per strada.
ganzo, nevvero?
abbiamo fatto due chiacchiere, telefAnato a Angelo, per fargli una sorpresa e passeggiato insieme verso piazza san michele.
e convenuto insieme che il web è un bel posto dove si incontra bella gente.
il web si può vivere come si vive noi, mettendo in comune pensieri e stati d’animo, infilando messaggi in bottiglie elettroniche che da qualche parte arrivano sempre, toccano e mettono in contatto.
adesso jonuzza è coi ragazzi in giro per la mia città, spero che legga questa cosa al suo ritorno e che le faccia un po’ da cartolina.
buona gita, prof!