Giornata mondiale contro l'Aids: ogni anno in Italia 4 mila nuove infezioni.

Creato il 01 dicembre 2010 da David Incamicia @FuoriOndaBlog

Si celebra oggi la Giornata Mondiale contro l'Aids. La diagnosi del primo caso risale al 1° dicembre del 1981. Diritti umani, accesso universale a prevenzione, cure e trattamenti, sono i temi centrali di questa edizione del World Aids Campaign che ha come slogan 'Lights for Rights' (Luce sui Diritti).
Per l'occasione, il Ministero della salute ha dato il via alla campagna 'Aids: la sua forza finisce dove comincia la tua', con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione italiana alla necessità di non abbassare la guardia nei confronti dell'Aids e di essere responsabili nei comportamenti sessuali. In particolare vengono incentivati i giovani adulti, dai 30 ai 40 anni, ad effettuare il test Hiv.
La Lila, Lega italiana per la Lotta contro l'Aids, pone l'accento sui 160mila malati di Aids in Italia che ogni giorno devono fare i conti con la violazione dei propri diritti e promuove la campagna 'Yes we condom', per la diffusione dell'uso del preservativo.Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.lila.it.  
Ma qual è oggi la reale situazione nel nostro Paese? Sei italiani su dieci scoprono di aver contratto il virus Hiv a malattia conclamata: ogni anno in Italia circa 4 mila persone si infettano con Hiv e in oltre il 90% dei casi il virus è acquisito per via sessuale. Sono i dati del report del Centro operativo Aids dell'Istituto superiore di sanità relativo al 2010.   I dati mostrano che aumenta l'età media di infezione, che ora sfiora i 40 anni, e che la modalità di acquisizione dell'infezione è cambiata rispetto al primo decennio dell'epidemia quando in oltre il 70% dei casi veniva acquisita attraverso la tossicodipendenza. Nel 2010 diminuisce l'incidenza di nuove infezioni rispetto allo scorso anno ma aumenta il serbatoio totale d'infezione di persone sieropositive che si stima siano circa 150 mila.   La sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv riporta i dati relativi alle persone che risultano positive al test Hiv per la prima volta ed è stata attivata finora in 16 fra regioni e province autonome, che rappresentano il 72,3% della popolazione residente. I dati riportati da questo sistema di sorveglianza indicano che nel 2009 sono stati diagnosticati 4,5 nuovi casi di positività all'Hiv ogni 100 mila residenti italiani e 22,2 nuovi casi di Hiv positivi ogni 100 mila stranieri residenti. Nel 2009, cioè, quasi una persona su tre diagnosticata come Hiv positiva è di nazionalità straniera.   L'incidenza è maggiore al centro-nord rispetto al sud e isole. Negli ultimi 10 anni - afferma il report - si osserva una stabilizzazione delle segnalazioni. Le persone che hanno scoperto di essere Hiv positive hanno un'età media di 39 anni per i maschi e di 35 anni per le femmine. Aumentano i casi attribuibili a contatti eterosessuali ed omosessuali, che nel 2009 costituiscono complessivamente l'80% di tutte le segnalazioni. Un terzo delle persone con una nuova diagnosi di Hiv viene diagnosticato in fase avanzata di malattia, con "una rilevante compromissione del sistema immunitario".
Giornata Mondiale contro l'Aids - VIDEO

 
Fonte: www.italia-news.it e www.redattoresociale.it

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