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Giornata mondiale contro l’omofobia

Creato il 17 maggio 2011 da Paz83

Rischia forse di passare in secondo piano rispetto alla bagarre elettorale, ma oggi 17 maggio è la giornata mondiale contro l’Omofobia e la discriminazione sessuale. In Italia il dibattito sul tema si apre e si chiude con una certa regolarità, ma senza mai andare seriamente a fondo della questione. Era successo quando i pacs e le unioni di fatto erano il tema caldo, succede ogni qualvolta vi sia un fatto di cronaca in cui vi sia una discriminazione sessuale o peggio (nella maggioranza dei casi ci troviamo a fare i conti con atti che vanno al di la della discriminazione e sfociano nella violenza e nell’intolleranza pura). Il presidente della Repubblica è tornato, in occasione di questa data, a chiedere rispetto per chi si rispecchia in un orientamento sessuale diverso. Io però credo che il vero rispetto non possa essere limitato solo alle parole pronunciate dalle istituzioni in occasioni come queste, ma debba passare necessariamente dall’apertura di un dibattito serio che però in Italia ancora non trova spazio, anche per colpa delle continue uscite degli esponenti politici, presidente del consiglio in testa e per le ingerenze della chiesa. Su questo tema un plauso va dato al Sud America che in questo senso da l’esempio, o almeno ci prova: il 5 maggio il Brasile ha detto si alle unioni civili gay, mentre l’Uruguay garantisce uguali diritti alle coppie che superino i 5 anni di convivenza, il 2010 era stato l’anno di città del Messico che aveva approvato i matrimoni gay mentre l’Argentina era stato il primo paese sud americano a rendere possibili i Matrimoni Gay a livello nazionale nel 2010. Tornando all’Italia, mi aspetto, visto che siamo in tema elettorale, che per le prossime politiche si trovi seriamente il coraggio per l’inserimento del tema all’interno di un programma, oltre l’apertura di un dibattito e di un confronto serio che parta in primo luogo da temi come l’educazione al rispetto e si concluda con una accettazione anche legale della questione. Non farlo sarebbe ridicolo e vigliacco.


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